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A Luxottica un terzo di Salmoiraghi & Viganò

Operazione da 45 milioni di euro che permette alla multinazionale dell’ad, Andrea Guerra, di entrare nella principale catena italiana del settore con il 36% del capitale. Dal 2017 via libera a un’eventuale acquisizione completa

Con un investimento da 45 milioni di euro Luxottica entra in Salmoiraghi & Viganò. La multinazionale italiana specializzata nel design, produzione, distribuzione e vendita di occhiali, ha appena annunciato un accordo con la holding della principale catena italiana del settore che le permetterà di detenere una partecipazione del 36% di Salmoiraghi & Viganò. Alla catena del presidente e azionista di maggioranza, Dino Tabacchi, resterà la gestione operativa dell’azienda; al momento, infatti, Luxottica intende ristabilire l’equilibrio finanziario e, come sottolineato dall’ad di Luxottica, Andrea Guerra, supportarne la crescita futura di un’azienda che può contare su 500 punti vendita in Italia e, al 30 settembre 2012, ha realizzato un fatturato netto di circa 170 milioni di euro. “Questa partnership – ha affermato Tabacchi – rappresenta una grande opportunità di rafforzamento sul mercato italiano per una società che ha una storia di oltre 150 anni. Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Luxottica che ci permetterà di dare corso agli importanti progetti di sviluppo della nostra azienda”.

I TERMINI DELL’ACCORDO. Gli accordi di compravendita prevedono che, a partire dal 2017, Luxottica avrà delle opzioni di acquisto sull’intera quota rimasta alla holding Salmoiraghi & Viganò; dall’altra parte anche i Tabacchi avranno la facoltà di acquisto della quota in mano a Luxottica, se il gruppo di Agordo non procederà all’esercizio dell’opzione di acquisto.

OPERAZIONE DI PORTATA STORICA. La mossa di Luxottica, commenta l’agenzia Ansa, sembra di portata storica, visto che fino ad ora si è sempre rifiutata di entrare direttamente nel retail ottico nell’Europa continentale. Fonti interne al gruppo sottolineano però che non si tratta di un cambio di strategia, ma di un’operazione su una quota di minoranza in un’ottica più che altro finanziaria. L’obiettivo sarebbe dunque quello di sostenere un grande operatore del settore in difficoltà, continuando invece a puntare negli ottici come ai partner più naturali del gruppo. A riprova del fatto che non ci sia alcun cambio di indirizzo, viene quindi sottolineato come il gruppo non sia interessato a conquistare altre catene leader in singole regioni e si esclude ci possa essere ad esempio interesse sulla scandinava Synsam. Si tratterà ora di vedere comunque come la prenderanno gli ottici italiani, visto che il principale produttore mondiale acquista una catena come Salmoiraghi & Viganò, che con 500 vetrine si stima abbia una quota del mercato retail pari al 7%.

Acquisito anche il 100% degli occhiali AlainMikli