Dongfeng, le auto cinesi arrivano in Italia con Paolo Berlusconi

Tramite una newco di cui detiene il 10% attraverso Pbf, l'imprenditore spalanca le porte del mercato ad una dele Big Four cinesi

paolo berlusconi dongfengJonathan Moscrop/Getty Images

Nuova impresa per la famiglia Berlusconi e in particolare Paolo, fratello del defunto ex premier e fondatore di Forza Italia. L’imprenditore è intenzionato infatti a spalancare le porte del mercato italiano a Dongfeng, azienda cinese produttrice di automobili con sede a Wuhan.

Per portare in Italia una delle Big Four tra le aziende automobilistiche di proprietà statale in Cina, Paolo Berlusconi ha creato la newco Df Italia, costituita pochi giorni fa a Milano davanti al notaio Dario Cortucci, riferisce Affari Italiani. La nuova realtà è formata dalla Pbf, holding di cui detiene il 51,7% e di cui fa parte anche la figlia Alessia tramite la Luna Srl, e la Car Mobility srl.

Ques’ultima detiene il 90% della newco e fa capo attraverso la controllante Tailor Finance a Bruno Mafrici, esperto in mercati internazionali e innovazione, fondatore del gruppo di imprese italiane e svizzere denominate M Management e BM Advisory. L’obiettivo è quindi il commercio in Italia e all’estero, l’import/export di autoveicoli: Df Italia sarà di fatto la filiale locale di Dongfeng, produttrice dei marchi Voyah e Mhero. Solo pochi giorni fa, il colosso aveva confermato contatti con l’Italia per produrre auto negli stabilimenti Stellantis.

Nata come produttrice di camion, è diventata col tempo uno dei giganti cinesi dell’industria con una vasta gamma di veicoli passeggeri. Per Df Italia, il lancio sul mercato italiano e francese rappresenta una strategia ambiziosa volta a imporre Dongfeng Motors come nuovo protagonista nel settore dei veicoli elettrici in Europa.

Lo stesso Mafrici ha presentato alcuni modelli durante il Salone del Mobile di Milano, come il suv elettrico Free, la monovolume Dream e il progetto dell’auto a guida autonoma Icozy. “Siamo felici di lanciare Voyah e i suoi nuovi modelli proprio a Milano in questi giorni così intensi, fatti di commistione tra design e tecnologia, lusso ed innovazione, ricerca e sostenibilità – aveva detto  Bruno Mafrici, come riportato da Repubblica – Vogliamo raccontare attraverso le nostre creazioni come l’innovazione stia cambiando il concetto stesso di mobilità e quali siano i nostri progetti per un futuro che, come recita il claim scelto, sia appunto in armonia”.

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