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Il nuovo pil ci costa 340 milioni di euro. Dove vanno? A Berlino

Dal ricalcolo del prodotto interno lordo arriva un’altra mazzata per i conti italiani. Godono Francia e Germania. A Londra un conto da 2,1 miliardi: Cameron non ci sta

Aveva già fatto discutere e molto il ricalcolo del pil in base ai parametri Sec 2010 (con tra l’altro anche i proventi dello spaccio e della prostituzione). Ora, in attesa che le nuove norme aiutino il governo a restare sotto il tetto del 3% di deficit, per Matteo Renzi arriva un conto salatissimo da pagare.

Si tratta di 340 milioni di euro di contribuzione Iva, praticamente il 160% della dotazione per il bonus bebè 2015 da pagare il 1 dicembre.

LONDON CRYING. Peggio dell’Italia è andata al Regno Unito che dovrà risarcire 2,1 miliardi di euro. Una brutta notizia per il premier David Cameron che promette battaglia anche per contrastare l’avanzata degli euroscettici nel Paese: «La richiesta è inaccettabile», secondo il leader britannico.

Sorridono invece Parigi (1 miliardo di rimborso nonostante si sia rifiutata di adeguarsi ai nuovi parametri) e Berlino, destinata a vedersi restituire 779 milioni.

SEC 2010. Bisogna ricordare che i conti tricolori sono saliti di 59 miliardi nel 2013 (+3,8%, col rapporto deficit/pil al 2,8%). Tre miliardi di risparmio teorico si è calcolato, ma ora c’è il conto da pagare.

«Approfondire metodo e risultati», dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi.

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