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Sampdoria, per Ferrero un affare da mille euro

A tanto ammonta il capitale sociale della Holding Max Srl che ha rilevato la società dai Garrone, a cui la cessione è “costata” 107 milioni di euro

Un affare da mille euro. Mentre volano i risultati sportivi della Samp dopo la vittoria sulla Roma, si infittisce il mistero attorno alla figura di Massimo “Viperetta” Ferrero.

A rilanciare i dubbi è il Sole 24 ore che analizza i dati di bilancio del trasferimento della società dai Garrone alla Holding Max Srl, società costituita il 27 giugno 2014 da Ferrero per acquisire il club con mille euro di capitale versato in contanti (soci sono due figli dell’imprenditore, 80% Vanessa e 20% Giorgio).

Non si sa quanto tale società abbia pagato le quote azionarie della squadra, ma emerge una verità sconcertante dall’analisi dei conti della vecchia società, la San Quirico Spa.

LA DOTE DI GARRONE. La capogruppo della famiglia Garrone recita nel bilancio 2013 la voce 107 milioni per coprire le perdite della Samp e gli oneri di inizio 2014.

Nel verbale si legge che a causare parte delle perdite (39,3 milioni di euro) è stata la «trattativa per la cessione delle partecipazioni del settore sportivo la cui conclusione è prevista entro il primo semestre 2014.

Per azzerare le partecipazioni in due società (Sampdoria Holding Spa e Uc Sampdoria Spa, alla quale fa capo la gestione sportiva) ci sono voluti 44,688 milioni e 62,5 milioni sono stati accantonati nel fondo rischi.

Insomma, Garrone ha ceduto la Samp con una dote come si faceva una volta con una figlia e a Ferrero il biglietto di ingresso nel mondo del calcio sarebbe costato, stando alle carte, appena mille euro.

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