Connettiti con noi

Attualità

Istat: continua a scendere la fiducia di consumatori e imprese

A giugno entrambi gli indici registrano un calo: non accadeva dalla fine del 2015

Doppia battuta d’arresto per l’indice di fiducia di consumatori e imprese. Stando ai dati Istat, a giugno 2016 l’indice di fiducia dei consumatori scende per il terzo mese consecutivo, passando dal 112,5 di maggio agli attuali 110,2. Contestualmente cala anche l’indice Iesi delle imprese: a giugno l’Istat Economic Sentiment Indicator tocca i 101,2 contro l’indice di maggio pari a 103. Il calo congiunto della fiducia di imprese e consumatori non si verificava dalla fine del 2015. Sui dati non influisce il referendum sulla Brexit in quanto le interviste sono state condotte nei primi 15 giorni del mese.

I CONSUMATORI. Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori, la flessione registrata coinvolge tutte le componenti: la fiducia sul clima personale scende da 105,4 a a 103, quella economica passa da 135,7 a 131,8, quella corrente da 109,8 a 108,2, mentre le prospettive per il futuro scemano da 117,6 a 112,9.

LE IMPRESE. Non va meglio sul fronte delle imprese. Per quanto riguarda i comparti, il clima di fiducia è minore nei settori dei servizi di mercato (a 105,0 da 107,3) e nel commercio al dettaglio (a 99,7 da 101,0) mentre è più alto nella manifattura (a 102,8 da 102,1) e nelle costruzioni (a 121,6 da 120,4). In particolare nel settore manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordini, che passano da -15 a -13, mentre le attese di produzione restano stabili a 9.

“UN BRUTTO SEGNALE”. Il quadro che emerge non lascia tranquilla l’associazione dei consumatori Codacons: «La terza diminuzione consecutiva dell’indice sulla fiducia delle famiglie conferma purtroppo le previsioni del Codacons sulla debole propensione alla spesa da parte dei consumatori. La fiducia in calo, infatti, si ripercuote in modo diretto sui consumi nel breve termine, che vengono posticipati o ridotti», afferma in una nota il presidente Carlo Rienzi. «Non a caso le stime del Codacons sui saldi estivi in partenza il 2 luglio non prevedono corse all’acquisto né incrementi delle vendite. Ma la diminuzione della fiducia dei consumatori a giugno potrebbe avere ripercussioni anche sulle prossime vacanze estive, non contribuendo a spingere la spesa degli italiani durante i periodi di villeggiatura».