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Crollo dei prestiti, denuncia della Cgia: «Rischio usura»

Cento miliardi di euro in meno negli ultimi due anni, per gli artigiani il pericolo di finire in mano agli strozzini riguarda soprattutto il Sud

Cento miliardi di euro in meno a famiglie e imprese: questo il dato emerso nei giorni scorsi sulle banche italiane. E una situazione inaccettabile per la Cdia di Mestre.

«Oltre agli effetti della crisi economica e al calo della domanda di credito questa forte riduzione dell’erogato è stata dovuta anche al deciso aumento delle sofferenze bancarie che a giugno di quest’anno ha toccato la cifra record di 168 miliardi di euro», spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della confederazione degli artigiani che risponde con altri dati.

Tra il 2011 e il 2013, le imprese hanno subito una flessione dei prestiti pari al -8.8% (circa 87.6 miliardi di euro, 9.6 miliardi per le famiglie).

Numeri che si traducono in un grosso rischio usura per gli italiani in particolare al Sud. Le zone più colpite da questo fenomeno sono la Campania e la Calabria.

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