Tetto al contante a 10mila euro: primo via libera dall’UE al pacchetto antiriciclaggio

Le istituzioni europee al lavoro su una serie di norme che comprende anche due diligence per chi opera in criptovalute e tracciabilità integrale per il commercio di beni di lusso

tetto contante uePixabay

Consiglio e Parlamento europeo hanno dato il via libera all’accordo provvisorio per il nuovo pacchetto antiriciclaggio, che tra le vari norme pensate per contrastare il money laundering continentale prevede anche un tetto al contante fissato a 10mila euro.

Stando a quanto riportato da agenzie di stampa come Ansa, le istituzioni europee intendono cambiare metodo dell’impianto legislativo, trasferendo norme che si applicano al settore privato in un nuovo regolamento e emanando una direttiva sull’organizzazione dei sistemi istituzionali per la prevenzione del riciclaggio e il finanziamento del terrorismo di livello nazionale.

Nel pacchetto è prevista una stretta al pagamento in contatti, con un limite-soglia fissato a 10mila euro. Tuttavia, viene specificato,  i singoli Stati membri potranno imporre anche un limite inferiore. Il controllo sulle transizioni occasioni in contanti sarà comunque obbligatorio tra i 3-10.000 euro, con identificazione del disponente. Verrà messa sotto controllo anche la titolarità effettiva, anche  tramite registrazione di tutte le entità straniere che possiedono beni immobili con retroattività fino al 1 gennaio 2014.

L’UE, prima della scadenza della legislatura e le elezioni in programma a giugno, nel pacchetto antiriciclaggio ha inserito anche norme per l’obbligo di due diligence su chi opera in criptovalute (con soglia a 1.000 euro), per la tracciabilità integrale del commercio dei beni di lusso e dei preziosi, ma ha anche messo nel mirino le plusvalenze e le compensazioni del calcio professionistico. L’intenzione è quella di colmare i buchi legislativi dei singoli Stati sfruttati per riciclare enormi quantità di denaro.

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