Con sabato 5 luglio prende ufficialmente il via la stagione dei saldi estivi in tutta Italia, eccezion fatta per la provincia di Bolzano, dove la partenza è fissata per il 16 luglio. In realtà, la corsa agli sconti è iniziata in anticipo: da settimane si moltiplicano le vendite di metà stagione e le promozioni riservate ai clienti fidelizzati, con sconti che hanno raggiunto punte del 70%.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, le famiglie italiane spenderanno complessivamente 3,3 miliardi di euro, con una crescita del 2,7% rispetto all’anno scorso. La spesa media per famiglia sarà di 203 euro, mentre quella pro capite si attesterà a 92 euro. A beneficiarne saranno oltre 16 milioni di famiglie, un risultato che non si registrava da oltre dieci anni.
L’effetto trainante dei turisti stranieri
A rafforzare le previsioni ottimistiche sarà il contributo dei 19 milioni di turisti stranieri attesi negli aeroporti italiani durante l’estate. Un flusso che, secondo Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, potrebbe rendere la stagione estiva 2025 la migliore del terzo millennio sotto il profilo turistico e, si spera, anche per le vendite nel comparto moda.
Felloni sottolinea anche l’importanza dei saldi estivi per la programmazione degli acquisti relativi alla collezione primavera/estate 2026. Ma per rilanciare realmente i consumi, serve una strategia condivisa: il ritorno dei consumatori nei negozi, il sostegno del Governo e il rispetto dei ruoli all’interno della filiera da parte dei fornitori, evitando concorrenza sleale.
Saldi estivi 2025: sconti immediati e giacenze elevate
Nei magazzini dei commercianti si registra una quantità significativa di capi invenduti, una condizione che, secondo Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, lascerà spazio a sconti consistenti sin dai primi giorni. Se le previsioni saranno confermate, si potrà parlare di un risultato più che positivo.
Un esempio emblematico arriva da Firenze, meta prediletta dai turisti internazionali. Qui i commercianti puntano sull’effetto del turismo per superare le stime: solo la spesa dei residenti potrebbe generare un giro d’affari pari a 59 milioni di euro nell’area metropolitana.
La crisi della moda e la sfida con l’e-commerce
Nonostante il clima di fiducia, il comparto moda continua a vivere un periodo difficile, segnato dalla cautela nei consumi e da una crisi strutturale. Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana, richiama l’attenzione del Governo sulla necessità di regole più chiare per garantire una concorrenza leale tra negozi fisici e grandi piattaforme online.
Il retail si muove oggi su un doppio binario, ma i piccoli commercianti faticano a competere con colossi digitali che investono milioni nella promozione e godono di un regime fiscale più favorevole.
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