Amazon: dentro gli stabilimenti l’uomo rallenta, i robot accelerano

Amazon ha superato il milione di robot in attività. Nei magazzini, in media, solo 670 addetti. La produttività è triplicata in dieci anni, ma con impatti diretti sull’occupazione.

Amazon: dentro gli stabilimenti l’uomo rallenta, i robot accelerano© Amazon

I magazzini Amazon sono sempre più pieni di pacchi e sempre più vuoti di persone. L’efficienza cresce, mentre la presenza umana si riduce. Oggi, in media, ogni struttura impiega 670 dipendenti: è il numero più basso registrato negli ultimi 16 anni. Parallelamente, i robot sono saliti a oltre un milione di unità, avvicinandosi al totale dei dipendenti umani, che nel mondo sono 1,56 milioni.

A confermarlo è un’analisi del Wall Street Journal, che mostra come l’automazione stia ridefinendo l’organizzazione del lavoro nella logistica Amazon. Dal 2012, anno in cui l’azienda ha acquisito Kiva Systems per 775 milioni di dollari, la robotica ha progressivamente conquistato tutte le fasi operative: dal trasporto dei prodotti alla suddivisione, fino all’imballaggio e alla spedizione.

Il robot Vulcan, una delle più recenti innovazioni introdotte, è dotato di un sistema di tatto evoluto che gli consente di afferrare con precisione gli articoli da scaffali diversi. L’obiettivo, dichiara l’azienda, è un’integrazione sempre più stretta tra robot e processi di evasione ordini, anche grazie all’uso dell’intelligenza artificiale.

Amazon: dentro gli stabilimenti l’uomo rallenta, i robot accelerano

Un robot Vulcan in azione (© Amazon)

I risultati si vedono nei numeri: nel 2015 ogni lavoratore gestiva in media 175 pacchi l’anno; oggi ne processa 3.870. Un incremento che fotografa chiaramente il salto in termini di produttività. L’automazione non ha solo velocizzato il lavoro. Ha anche modificato le mansioni. Attività fisicamente pesanti e ripetitive vengono oggi affidate alle macchine, mentre ai lavoratori umani restano ruoli di supervisione e gestione tecnica.

Come nel caso di Neisha Cruz, ex magazziniera ora impiegata nel controllo da remoto dei robot, con uno stipendio più che raddoppiato rispetto agli inizi. Amazon afferma di aver formato oltre 700 mila dipendenti in tutto il mondo per ruoli più qualificati, inclusi quelli di tecnico di robotica. Tuttavia, per molti osservatori, l’avanzata delle macchine potrebbe significare anche un’occupazione più ridotta nei grandi centri di distribuzione. Nei prossimi anni, Amazon punta su robot capaci di rispondere a comandi vocali e ha già avviato la sperimentazione di modelli umanoidi, dotati di arti e progettati per operazioni come il riciclo dei contenitori. L’azienda parla di efficienza e trasformazione. I dati indicano che, nel processo, il lavoro umano sta perdendo spazio.

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