Assicurazioni: 8 italiani su 10 non coperti da eventi climatici

Solo per il 16% dei veicoli e il 5,3% delle case è stata sottoscritta una polizza per sinistri correlati agli eventi atmosferici. Molto esposte le pmi. I dati dell’Italian Insurtech Association

Assicurazioni auto maltempoPhoto by Awakening/Getty Images

Nonostante alluvioni, grandinate e trombe d’aria siano sempre più frequenti e violenti sulla Penisola, la maggioranza degli italiani non dispone di una polizza per gli eventi climatici. È l’allarme lanciato dall’Italian Insurtech Association (IIA), ente senza scopo di lucro costituito da tutte le componenti della filiera del mercato delle assicurazioni, che sottolinea come sia sempre più indispensabile trovare nuove soluzioni per limitare la bassa penetrazione di prodotti assicurativi a fronte dei nuovi rischi climatici.

Assicurazioni e cambiamento climatico: i numeri in Italia

A oggi, secondo i dati dello studio di Ania, L’assicurazione Italiana 2022-2023, solo il 16% dei veicoli in circolazione è coperto da polizze per gli eventi climatici nonostante nel 2022 i sinistri correlati agli eventi atmosferici abbiano raggiunto un importo di circa 800 milioni di euro, rappresentando da soli il 44% delle cosiddette garanzie accessorie previste dalle polizze Rc auto. Anche per quanto riguarda le abitazioni, solo il 5,3% delle case civili dispone di un’assicurazione contro le calamità naturali, come terremoti e alluvioni.

“Circa 8 italiani su 10 non hanno delle coperture adeguate nei confronti di calamità catastrofali”, sottolinea Gerardo di Francesco, segretario generale di IIA. “Se parliamo di aziende i numeri sono ancora più allarmanti: solo il 7% delle piccole e medie imprese è assicurato verso questa tipologia di rischi, e solo il 10% degli agricoltori italiani ha una polizza assicurativa contro danni atmosferici, in Germania sono circa il 70%. L’innovazione digitale può essere un valido strumento per facilitare l’accesso a prodotti assicurativi a garanzia di questi rischi e ottimizzare la sottoscrizione al fine di renderli sostenibili per il mercato”.

Secondo IIA per affrontare questa sfida sarebbe fondamentale muoversi in una doppia direzione: promuovere una cultura assicurativa più consapevole, che educhi il cittadino a quali sono i rischi e i vantaggi nel sottoscrivere certe tipologie di polizze, e al contempo investire in tecnologia e digitalizzazione, due driver fondamentali per creare polizze più attinenti alla situazione attuale e che possano essere di aiuto alla popolazione messa in difficoltà dalla crisi climatica.

Un esempio, si sottolinea dall’Italian Insurtech Association, sono le soluzioni meteo parametriche, le quali prevedono che, al verificarsi di un determinato evento, monitorato e misurato da un soggetto terzo che certifica i dati, scatti in modo automatico e veloce il processo di indennizzo.

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