Lavoro: a decidere non è più l’azienda, ma i candidati

Cambiano gli equilibri sul fronte della domanda e offerta di un’occupazione. Con l’aumento delle opportunità registrato da un’analisi di Indeed, sono gli aspiranti dipendenti ad avere l’ultima parola

Fino a qualche tempo fa, i datori di lavoro potevano spesso scegliere tra più candidati, ugualmente preparati e competenti, per una stessa posizione. Oggi, assumere è diventato molto più difficile. Il rapporto tra offerte di lavoro e tasso di disoccupazione è aumentato del 73% rispetto al 2019, con conseguente spostamento del potere decisionale dalle aziende ai candidati. L’analisi delle offerte di lavoro postate su Indeed – portale per chi cerca e offre lavoro – evidenzia come i mercati europei abbiano registrato un marcato incremento delle opportunità di lavoro rispetto a inizio 2020. In Italia, ad esempio, a fronte di un calo delle offerte di lavoro del 40% in piena pandemia, a partire da maggio 2021 si è registrata una crescita costante, con un picco di incremento del +58% a marzo 2022.

Ciò significa che ogni 100 opportunità lavorative esistenti pre-pandemia, oggi ne esistono 158. La crescita è stata più significativa nel Nord Italia (+61%), ma ugualmente importante al centro (+47%) e al Sud (+50%). “I candidati, oggi, hanno più possibilità di scelta”, commenta Gianluca Bonacchi, Recruitment insight Expert di Indeed. “Riuscire a differenziarsi per le aziende diventa fondamentale. Non solo perché sono aumentate le offerte e le possibilità, ma anche perché sono diminuite le persone che fanno parte della forza lavoro”. Oggi, le persone tra i 20 e i 64 anni che stanno lavorando o sono in cerca di occupazione sono diminuite rispetto alla fine del 2019. In Italia il calo è stato più marcato rispetto al resto d’Europa e il divario non è ancora stato colmato.

“Con l’aumento dell’inflazione, è probabile che una buona fetta di queste persone decida di rientrare nel mondo del lavoro, spinta dalla necessità di far fronte ai costi crescenti”, aggiunge Bonacchi, Recruitment insight Expert di Indeed. “Le imprese dovranno essere pronte a farsi notare per attrarre anche questi professionisti di ritorno. Come? Lo stipendio giocherà sempre un ruolo centrale ma puntare sulla trasparenza e sul raccontare i valori e la vita in azienda può fare la differenza. Basti pensare che oggi le persone stanno diventando più esigenti nelle loro scelte di lavoro, riducendo il numero delle candidature inviate e aumentando il tempo trascorso a leggere le recensioni aziendali. Un indicatore importante di cosa conta oggi per i candidati”.

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