Jobs act: tutte le novità sul lavoro

Il governo chiede la delega per introdurre il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio e per modificare le regole sulla modifica delle mansioni

Questa mattina il Governo ha depositato in commissione Lavoro del Senato un emendamento all’articolo 4 del Jobs act inerente la delega sul riordino delle forme contrattuali che da alcuni è stato letto come un primo passo verso il superamento dell’art.18 in quanto per le nuove assunzioni prevede un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizi e l’estensione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa “anche in via sperimentale, del compenso orario minimo” applicabile ai lavoratori subordinati.

In pratica, l’emendamento prevede che chi è appena stato assunto con un contratto a tempo indeterminato non abbia immediatamente accesso alle tutele attualmente garantite per questo tipo di assunzione, ma le otterrà in modo graduale durante un periodo di transito che dovrebbe avere una durata di tre anni. Per avere piena cognizione dei termini di questa gradualità occorrerà attendere, però, i decreti delegati che l’esecutivo farà pervenire una volta ottenuto il via libera alla delega. I neoassunti avrebbero immediatamente accesso alla Naspi, il sussidio di disoccupazione che il governo introdurrà con la riforma del mercato del lavoro.

L’emendamento contiene anche una delega per il Governo ad adottare “una revisione della disciplina delle mansioni (sostanzialmente l’art.13 dello Statuto dei lavoratori – Ndr.), contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento”.

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