I 5 consigli (più uno) per far bella figura il primo giorno di lavoro

Curiosità, entusiasmo e precisione sono i segreti per stupire. Perché la prima impressione spesso è quella che conta

Dovete affrontare il primo giorno di lavoro in un nuovo ufficio? Volete fare subito una bella impressione? Ci sono pochi consigli ma utilissimi per distinguersi subito e farsi voler bene.

A stilarli è Hays Response, la divisione del gruppo dedicata ai profili junior. Gli accorgimenti sono di facile realizzazione, ma richiedono molta attenzione mentre si muovono i primi passi in un nuovo ambiente. Tra qui c’è il dimostrarsi entusiasti e curiosi, memorizzare il nome di più colleghi possibile e arrivare puntuali.

«Molto spesso durante il primo giorno di lavoro, causa scarsa conoscenza delle dinamiche del nuovo ufficio, si commettono piccoli errori», ricorda Fabio Scarcella, responsabile di Hays Response, «per esempio, si evita di fare domande, per paura di risultare poco preparati, o non si rivolge la parola a nessuno, sentendosi a disagio in un ambiente poco familiare. Niente di più sbagliato! Fare una buona impressione a capo e colleghi è fondamentale, soprattutto quando si è alle prime armi. Bisogna dar prova delle proprie capacità e potenzialità sin da subito, per iniziare a costruire il proprio percorso professionale»

Ecco dunque i 5 trucchi per stupire:

1) Arrivare puntale: è vietato presentarsi in ritardo il primo giorno di lavoro! La mancanza di puntualità è infatti sinonimo di scarsa serietà e poca professionalità. La cosa migliore è arrivare con qualche minuto di anticipo. Per questo, qualche giorno prima è opportuno studiarsi il tragitto più veloce per arrivare in ufficio.

2) Fare domande: è meglio chiedere spiegazioni e fare domande fin dalla prima riunione che tacere e portare a termine l’incarico senza la certezza di aver compreso bene le indicazioni. Spesso, può sembrare di fare domande stupide, invece si darà l’impressione opposta: ovvero, di essere attenti, precisi e scrupolosi.

3) Attenzione all’abbigliamento: sobrietà è la parola d’ordine anche se l’azienda non prevede un preciso dress-code. Al bando, quindi, outfit trasandati, per lui, o troppo provocanti, per lei.

4) Prendere iniziativa: mai stare con le mani in mano in attesa del nuovo lavoro! La volontà e la predisposizione a lavorare è una delle qualità più apprezzate.

5) Mostrare coraggio: essere il più giovane non significa essere meno importante! Esprimere le proprie idee e le proprie convinzioni – in modo educato – restando aperto al confronto è infatti sinonimo di maturità e interesse alla vita aziendale.

Infine, una dritta extra: una buona dose di autoironia può aiutare a destreggiarsi nel caso di gaffe!

© Riproduzione riservata