Fisco: arriva il 730 precompilato

Il governo approva due decreti sulla semplificazione fiscale e un decreto sui risarcimenti ai carcerati detenuti in condizioni degradanti

Sotto il governo di Matteo Renzi, il consiglio dei ministri macina riforme. Così, a un solo giorno di distanza dal Decreto sulla competitività, vengono approvati i due dlgs sulla semplificazione fiscale e un decreto legge con disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti e degli internati. Il tutto in attesa di discutere la riforma della giustizia, il 30 giugno. Quanto al nuovo pacchetto sul fisco appena approvato, la principale novità è la dichiarazione dei redditi precompilata. Sarà inviata già dal 2015, per via telematica, dalle Agenzia delle Entrate e, qualora i cittadini riscontrassero difformità, potrà essere reinviata con eventuali correzioni. “Da quel punto in poi, i cittadini potranno dormire sonni tranquilli, senza possibilità di ricorsi”, ha commentato in conferenza stampai il ministro delle riforme Maria Elena Boschi, “questa operazione di semplificazione renderà la vita più facile a pensionati e lavoratori dipendenti”. Dal 2016, inoltre, il modello includerà anche le spese sanitarie. Sparisce l’obbligo di dichiarazione d’eredità, a patto che questa sia devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario non superi i 100 mila euro. E ancora: abolito l’obbligo di indicare nella dichiarazione i debiti della Pubblica amministrazione, mentre le società tra professionisti, potranno, a fini Irap, essere equiparate alle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni. Le dichiarazioni dei redditi sono solo però una delle novità del decreto che, come sottolinea Boschi, “ è un provvedimento a tutto tondo. Inizierà anche il percorso di riforma del catasto con la costituzione delle commissioni (censuarie, ndr) che rivedranno il catasto”. Quanto invece al decreto sui risarcimenti ai detenuti, il testo approvato prevede che i carcerati che sono stati detenuti in carceri sovraffollate e in condizioni degradanti (per esempio in celle inferiori ai 3 metri quadri), possono chiedere un rimborso pari a 8 – 10 euro per ogni giorno vissuto in tali condizioni, e uno sconto del 10% della pena residua.

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