L’unico modo di fare business per Laboratoire Native

Ecco cosa rappresenta la via della sostenibilità per il Gruppo della cosmesi. Per questo, spiega il General Manager per l’Italia, Andrea Magnaguagno, non c’è altra via che continuare a investire su questo fronte

Andrea-MagnaguagnoAlla guida di Laboratoire Native Italia dal 2021, in precedenza Andrea Magnaguagno ha maturato significative esperienze nel settore cosmetico: prima in L’Oréal (nella Penisola e in Europa), poi come Country Manager di Caudalie, sia in Italia che negli Stati Uniti, e in qualità di General Manager di Revlon nel nostro Paese

L’intervista ad Andrea Magnaguagno è parte dello speciale

I campioni della sostenibilità 2024 di Business People


Nel 2022 Laboratoire Native ha avviato un piano di investimenti triennale per il rilancio di tre dei suoi marchi – Lierac, Phyto, Roger&Gallet – per creare prodotti sempre più efficaci e sostenibili. Oggi questo processo è giunto quasi al termine (e ha già portato crescite a doppia cifra in termini di vendite), ma, come sottolinea Andrea Magnaguagno, General Manager della filiale italiana, la sostenibilità non è un traguardo da raggiungere, quanto un processo in continuo divenire, che richiede innovazione costante. Ecco perché, tanto per cominciare, è ora previsto anche il rilancio del brand più recente, Jowaé.

Dottor Magnagnuagno, due anni fa Laboratoire Native ha avviato un processo triennale di riposizionamento e rafforzamento di immagine dei suoi marchi, fortemente indirizzato sul fronte della sostenibilità. A che punto siete?
Abbiamo rilanciato a oggi tutto lo skincare anti-età di Lierac, con trattamenti che uniscono il massimo dell’efficacia all’alta naturalità (minimo 93% di ingredienti di origine naturale), vegani e senza ingredienti controversi (fenossietanolo, PEGS, siliconi…). Siamo l’unico marchio in farmacia ad avere tutte le creme viso in formato ricaricabile. Inoltre, tutti i nostri packaging sono in parte composti da materiali riciclati e 100% riciclabili. Le nostre linee “aggiornate” stanno crescendo del 28% a volume a sell-out con un’incidenza di oltre il 20% di vendite delle ricariche sul totale creme, a riprova che il mercato si sta sempre più posizionando su scelte ecoresponsabili. Il 2024 sarà la volta dei trattamenti corpo e dei solari. Phyto ha rivisto la sua linea haircare con formule 100% attive, che, in sostituzione dell’acqua, hanno estrazioni vegetali dai risultati provati. Tutti gli shampoo sono senza siliconi e coloranti artificiali, packaging in plastica 100% riciclata e riciclabile. Una strategia che ha portato le nuove linee a tassi di crescita fino al 30%. Quest’anno completeremo tale rinnovo coprendo il segmento di trattamenti dermatologici dedicati al cuoio capelluto e creando nuovi formati con ricarica. L’heritage di Roger&Gallet è rinato attraverso una collezione di fragranze con fino al 95% di ingredienti di origine naturale, senza coloranti con pack ricaricabili e realizzati al 25% con vetro riciclato. Inoltre, questo marchio storico presenta prodotti per la detersione con base lavante vegetale, dai gel doccia alle iconiche saponette, che oggi sono tornate fortemente in auge tra i consumatori di tutte le fasce d’età. Il marchio oggi cresce del 15% a sell-out e nel 2024 presenterà nuovi formati di fragranze ancora più sostenibili e da portare sempre con sé. L’ultimo rilancio riguarderà poi Jowaé, per il quale ci baseremo sugli stressi principi di sostenibilità e formulazione.

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Gli investimenti in R&S del gruppo non sono solo legati allo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche allo studio di metodi di estrazione e packaging rispettosi dell’ambiente e della filiera produttiva, nonché di metodi sempre più avanzati di produzione

Avete già in mente nuovi obiettivi da raggiungere una volta concluso questo importante processo?
La sostenibilità per noi non è un traguardo, ma un continuo processo in divenire. L’evoluzione del mercato e le nuove tecnologie richiedono di adeguare nel tempo ogni fase della filiera. Quello che oggi è già un grande risultato in futuro potrebbe essere solo un punto di partenza. Sicuramente per noi un’area di sviluppo importante sarà tutto il mondo delle ricariche che estenderemo, e faremo sempre più diventare perno della nostra strategia. Ma non solo. Crediamo che un grosso lavoro sui packaging sia fondamentale, a partire dalle referenze di normale vendita per arrivare alle confezioni speciali, come i cofanetti di Natale. Solo quest’anno, grazie a un grande lavoro di studio dei packaging, siamo riusciti a risparmiare 13,3 strati di carta utilizzata per i formati speciali di Natale rispetto al 2022.

Alcuni temono che, complice l’inflazione, le turbolenze internazionali e i costi energetici, gli investimenti necessari per rendere ogni business sostenibile rischino di rallentare le economie occidentali. Corriamo il rischio che, a fronte di queste difficoltà, le imprese frenino il loro processo di riconversione in chiave sostenibile?
Sicuramente il contesto globale pone le aziende davanti a grandi sfide e criticità, non sempre sostenute in maniera adeguata dalle politiche pubbliche a causa di eccessivi oneri burocratici, mancanza di standard condivisi e instabilità delle norme nel tempo. Forse, oggi, la sfida più grande è quella della reperibilità delle risorse, spesso imprevedibile e instabile. Da questo punto di vista come Gruppo siamo in controtendenza, in quanto abbiamo iniziato il nostro processo di riconversione proprio in un momento così sfidante, facendo scelte coraggiose in termini di investimenti e grazie a una proprietà che crede fortemente nel valore della sostenibilità. Per noi non esiste una scelta tra investire in sostenibilità o meno; l’unico modo di fare business, per Laboratoire Native, è quello sostenibile.

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Un packaging di Lierac, unico marchio in farmacia a proporre tutte le creme viso in versione ricaricabile

Dove trovare, in questi momenti di difficoltà ed incertezza economica, le risorse per proseguire sulla strada della sostenibilità?
Come Gruppo abbiamo sempre messo la coerenza dei nostri rilanci al primo posto. Oggi gli investimenti in ricerca e sviluppo non sono semplicemente legati allo sviluppo di nuovi prodotti, ma allo studio di nuovi metodi di estrazione, sempre più sostenibili, ricerca di packaging rispettosi dell’ambiente e della filiera produttiva e metodi sempre più avanzati di produzione, che permettano di essere sostenibili e al contempo di poter affrontare la contingenza economica. Crediamo fortemente che i principi su cui si fondano i nostri prodotti in termini di sostenibilità ed efficacia siano il più importante asset su cui far leva per la crescita e un’area in cui non possiamo permetterci e non vogliamo disinvestire.

Guardando ai consumatori, anche loro messi a dura prova dall’inflazione, la maggiore consapevolezza sulla sostenibilità sta perdendo terreno di fronte alla necessità di risparmiare per far quadrare il bilancio familiare?
Il nostro Gruppo ha scelto come chiave per il rilancio di tutti i brand una politica di abbassamento dei listini, in controtendenza con il mercato, per rispondere alle esigenze dei consumatori. Oggi siamo in grado di offrire efficacia e sostenibilità a un prezzo in linea con le media del canale farmacia (in cui competiamo) offrendo valore. Sicuramente formati come le ricariche, che assicurano un vantaggio di prezzo, sono la chiave per coniugare i due approcci, senza rinunciare a prodotti di alta gamma. Crediamo che i consumatori non cerchino solo promozionalità a ogni costo, ma anche marchi che non rinuncino all’innovazione e al bene comune per una crescita a sell-out.

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