Nella Silicon Valley PayPal ha due significati diversi, dipende con chi ne parli. Per alcuni sarà per sempre la grintosa start up che ha lanciato la carriera di Elon Musk, Peter Thiel e Reid Hoffman nel bel mezzo della bolla delle dotcom. Gli spietati rivoluzionari, che nelle due decadi trascorse da allora hanno costruito buona parte dell’industria tecnologica contemporanea, sono ora noti come la “PayPal Mafia”. Per altri, invece, il termine rimanda all’azienda che è oggi: un colosso dei pagamenti che gestisce la maggioranza delle infrastrutture finanziarie del web.
Bene, questa Paypal è guidata da Dan Schulman, 62enne ex manager delle telecomunicazioni che in pochi potrebbero confondere con un mafioso. Schulman, infatti, parla della sua azienda come se fosse una causa invece che una società. Il suo obiettivo dichiarato – «democratizzare i servizi finanziari» – è ambizioso persino per gli standard dell’industria tecnologica. E a differenza di altri manager, che hanno dovuto fare i conti con la pandemia lavorando 18 ore al giorno, lui sostiene che questa particolare situazione gli abbia dato la possibilità di staccare la spina. «Sto praticando Krav Maga (arte marziale israeliana, ndr) quasi quotidianamente e corro tutti i giorni. Siamo rimasti nelle nostre case, ci siamo presi una pausa dalla frenesia quotidiana che imponeva di prendere l’auto e correre in ufficio. E così c’è più tempo per pensare», racconta dalla sua casa nel cuore della Silicon Valley.
A sostegno della sua retorica Schulman ha una lunga lista di prove documentate. Per esempio…
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