Vino, c’è aria di festa

L’Italia del vino si risveglia a settembre, quando nei distretti storici della penisola cantine e vigneti diventano spettacolari location per sorseggiare nettari pregiati, spesso in compagnia di cultura, musica e intrattenimento

L’Italia, si sa, è per quasi tutto l’anno un Paese di allenatori di calcio. Ma da luglio a settembre pare diventare improvvisamente una nazione di agronomi ed enologi, tutti impegnati a risolvere il rebus di fine estate: capire come sarà la vendemmia prossima ventura. A partire da giugno, infatti, le previsioni vendemmiali animano le stampa specialistica, sconfinando anche nella cronaca coinvolgendo un po’ tutti in quel rito da cui del resto dipendono diversi punti del nostro Pil ogni anno. Per il 2013, dopo le grandi piogge e giugno e luglio mediamente meno caldi delle medie stagionali, abbiamo avuto un agosto classico. Però in effetti la qualità e soprattutto la quantità dell’uva 2013 dipenderà tutta dal tempo di settembre, che si spera soleggiato ma non torrido, senza eccessive precipitazioni durante il periodo di raccolta che varia dal 15 agosto fino al 15 ottobre a seconda della latitudine dove si trovano i vigneti e il tipo di uva coltivata. Ed ecco che le aziende e le comunità che vivono attorno al vino danno vita a moltissimi eventi che permettano di toccare con mano la vendemmia e in certi casi anche di partecipare a questa festa molto speciale che rappresenta spesso il culmine della vita di un viticoltore, la cui esistenza è scandita dal numero di vendemmie vissute in prima persona.

IN FRANCIACORTA. In Lombardia l’epicentro dei festeggiamenti, come spesso accade, è la Franciacorta con tutta una serie di iniziative di cui potete informarvi presso il sito del consorzio (www.franciacorta.net) e usando l’apposita App. Il culmine è il Festival Franciacorta in Cantina 2013, il 28 e il 29 settembre, con il programma completo disponibile online (www.festivalfranciacorta.net). Tra le iniziative più intriganti vi segnaliamo alle 18 del 28 settembre Suonando sotto il Cedro, evento per cui nel parco dell’azienda Giulio e Lucia Barzanò de Il Mosnel hanno invitato a suonare, sotto il loro secolare cedro del Libano, il pianista Maurizio Mastrini, uno dei più quotati e sbalorditivi musicisti contemporanei mondiali (solo su prenotazione, prezzo 45 euro). E se volete arrivare prima per godervi con calma il pomeriggio, ecco Viva l’uva. In poche parole un pranzo, sempre in azienda, con un menù speciale tutto a base di… uva. Spiedini di bresaola, caprino e uva, insalata di rucola, melone, uva e aceto balsamico, fusilli pancetta affumicata e uva, maiale “ubriaco” con patate in umido e, per finire, una crostata di uva bicolore (compreso vino, Franciacorta Brut e millesimato ovviamente, 30 euro a persona).

TRA CHIANTI E MAREMMA. In Toscana l’appuntamen­to sotto vendemmia c’è stato tra il 12 e il 15 set­tembre con Vino al Vino (www.vinoal­vinopanzano.com), la festa del vino nel cuore del Chianti Classico che prende il nome dal libro di Mario Soldati, che ha inaugurato quasi cento anni fa il concetto di enoturismo in Italia. Qui, nel terzo weekend di settembre di ogni anno, si ha la possibilità di assaggiare tutti i prodotti del primo biodistretto vitivinicolo d’Ita­lia, ovvero con la totalità delle aziende che operano in regime biologico o bio­dinamico. Si acquista il calice (15 euro) e si degustano liberamente i vini di can­tine note e meno note, ma sempre di livello notevole. Sempre in Tosca­na, ma stavolta in Maremma, ecco la possibilità di visitare la Canti­na emergente del­l’anno secondo il Gambero Rosso, ovvero Terenzi, che aprirà le por­te del suo wine shop con un som­melier da agosto fino a ottobre, per presentare in ante­prima le nuove annate dei suoi vini in contemporanea alle operazioni di ven­demmia, appunto. Protagonista sarà ovviamente il Morellino di Scansano, e in particolare il premiatissimo Ma­drechiesa, un Cru di Sangiovese in purezza. A Montepulciano vanno avan­ti Le piacevoli notti del Nobile, da giu­gno per tutti i giovedì, di settembre con l’operazione Cantine aperte by ni­ght (www.stradavinonobile.it), per go­dere del fresco di queste colline e della piacevolezza del vino dei Re di Tosca­na. Poco lontano, a Chiusi (Si) vi ram­mentiamo le Feriae Vendemmiali dal 21 al 26 settembre, con una anteprima della festa dell’uva e del vino, apertura di stand gastronomici e cantine, spet­tacolo e musica folk (www.festadellu­vaedelvino.com). A Castelnuovo Berar­denga a braccetto vino, arte e archeo­logia presso Tolaini. Va avanti infatti nel borgo di Pievasciata (Si) il progetto BAC (Borgo Arte Contemporanea), con le strade punteggiate di enormi e cu­riose installazioni (www.terredelvino.net). Proprio a settembre è stata installa­ta una nuova opera nei vigneti di Tolai­ni, azienda che produce Chianti Classi­co Riserva, molto tradizionale e fresco, e alcuni “supertuscan” profumati e in­tensi, come il celebre Picconero.

LA TRADIZIONE DI MENFI. Saltando dal continente alla Sicilia, troviamo a Menfi (Ag) l’ormai tradizionale evento delle cantine Settesoli (www.cantinesettesoli.com), ovvero la spettacolare Vendemmia sul mare e il Mandrarossa Vineyard Tour, conclusosi l’8 settembre e dedicato proprio alla raccolta e dunque ai vini. Si tratta dell’evento principale e con la maggiore durata durante il quale i viticoltori Mandrarossa aprono le proprie case di campagna per far vivere le atmosfere semplici e autentiche della vita di campagna e anche per degustare i piatti della Brigata di Cucina composta dalle Signore di Menfi (www.scoprimenfi.com).

ANTICA SARDEGNA. Se la vostra isola è la Sardegna e vi sentite troppo in colpa a stare sempre in spiaggia, ecco la possibilità di fare un viaggio tra reperti archeologici ed eccellenze dell’enologia grazie a Sella e Mosca, famosa per la distesa verde di vigneti a pochi passi dal mare di Alghero (Ss). Presso l’azienda troverete un museo che recupera la storia della necropoli preistorica di Anghelu Ruju e delle sue genti e culture, scoperta nel 1903 all’interno dell’area. La visita prevede la proiezione di un filmato riguardante la storia e i vini aziendali e si conclude con un brindisi con il Torbato Brut (sapido, floreale e iodato) prodotto dall’omonimo vitigno locale unico al mondo.

GIOIELLI IN FERMENTO

VOGLIA DI GRAPPA?

26 settembre – 10 ottobre I gioielli ispirati al vino tornano all’Enoteca Regionale Emilia Romagna. Dopo la premiazione e l’esposizione presso l’azienda vinicola Torre Fornello, le opere selezionate tra le partecipanti all’omonimo premio iniziano un tour. Prima tappa l’Enoteca Regionale Emilia Romagna. Ogni gioiello è un racconto che esprime e il modo in cui ciascun artista si avvicina al vino.

6 ottobre Se di vino ne avete avuto abbastanza, segnatevi in agenda che domenica 6 ottobre aprono le Grapperie, grande patrimonio storico culturale e gustativo italiano. È la decima edizione di Grapperie Aperte, di scena nel momento di maggiore attività dato che le vinacce arrivano in questo periodo dopo essere state utilizzate per la produzione del vino. Organizzato dall’Istituto Nazionale Grappa è un modo molto efficace per valorizzare e far conoscere il distillato nazionale.

www.enotecaemiliaromagna.it

www.grapperieaperte.it

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