Altro che Scotch, il miglior whisky del mondo ha gli occhi a mandorla

Nell'annuale guida Murray dei distillati al top, nessun single malt scozzese nei primi 5 posti. Vince il giapponese Yamazaki

Chissà che cosa avrebbe detto Humphrey Bogart se invece del suo Scotch preferito si fosse visto servire uno Yamazaki come «miglior whisky del mondo».

Colpa della globalizzazione o della modernità, cade il mito del distillato scozzese per eccellenza sopravanzato da un prodotto in arrivo dal Giappone

LA GUIDA AL WHISKY. A decretare il sorpasso che sa di smacco è la World Whiskey Bible, la super guida del settore curata da Jim Murray.

Per la prima volta nelle 12 edizioni del volume, il migliore è risultato dunque un liquore giapponese che ha ottenuto 97,5 punti su 100: praticamente perfetto dunque il Suntory Yamazaki Single Malt Sherry Cask 2013. La distilleria Yamazaki, nata nel 1923 vicino Kyoto, produce questo gioiello invecchiato 15 anni nelle botti dello sherry: solo 18 mila bottiglie, costo 160 dollari l’una.

DOCCIA SCOZZESE. Ad aumentare la beffa per gli (ex) highlanders dei distillati è l’uscita di tutti prodotti di Edimburgo dalla top 5. Dopo il leader asiatico, si sono piazzati infatti tre bourbon statunitensi e un altro europeo, il Chapter 14 Not Peated della English Whisky Company.

La Scozia dura ora un duro contraccolpo economico: le esportazioni di whiskey valgono infatti 5,5 miliardi di euro e nella fabbricazione sono impiegate 35 mila persone.

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