La pizza napoletana candidata a patrimonio Unesco

Il simbolo dell'Italia nel mondo sarà l'unica candidatura tricolore per il 2016: «Emblema di riscatto sociale»

La pizza diventerà patrimonio dell’umanità dell’Unesco. O meglio, questo è l’auspicio della candidatura – l’unica italiana per il 2016 – de «l’arte dei pizzaiuoli napoletani» per la Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità promossa dall’Organizzazione Onu per l’educazione, la scienza e la cultura. La “margherita” «rappresenta l’Italia in tutto il mondo», ha spiegato il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina: «Proseguiamo a valorizzare il made in Italy dopo il grande successo di Expo». Sarebbe il primo riconoscimento alimentare dell’ente parigino. Sullo sfondo c’è anche la battaglia contro gli Stati Uniti che, secondo indiscrezioni, erano pronti a candidare la “New York Pizza”. Nel documento viene sottolineata la «funzione di riscatto sociale, elemento identitario di un popolo, non solo quello napoletano, ma quello dell’Italia» che ha avuto la pizza nei decenni quale «un marchio di italianità nel mondo».

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