I 10 brand più influenti in Italia (ovvero quelli che più ci rappresentano)

Pubblicata la nuova classifica The Most Influential Brands sulle marche in grado di influenzare le nostre vite. Nessun marchio italiano nella top 10

Amazon, Google e Whatsapp. È loro il podio dell’edizione 2018 dei The Most Influential Brands 2018, ovvero la classifica realizzata da Ipsos che racchiude i 100 marchi che in Italia sono in grado di “influenzare” le nostre vite.

Legame tra brand e identità

Per l’edizione 2018 l’indagine Ipsos ha post l’accento sulla relazione tra influenza e identità, ovvero il modo in cui un brand può rafforzare la propria influenza permettendo ai propri clienti, utenti e consumatori di rappresentare ed esprimere la propria identità. Un tema, quello dell’identità, che sta assumendo un ruolo sempre più determinante per orientare le scelte di consumo. Il consumatore contemporaneo, senza più i forti valori di appartenenza tradizionali, trova nelle marche un nuovo elemento d’identificazione e, in alcuni casi, un vero e proprio facilitatore e alleato nella vita di tutti i giorni. Sono i brand capaci di mettere al centro l’individuo e di rifletterne i valori, quelli che, più di altri, sono anche in grado di ispirarne le scelte.

L’importanza per le aziende di saper creare un rapporto identitario con i consumatori è pienamente confermato dal ranking 2018 dei The Most Influential Brands. Se guardiamo la classifica da questa prospettiva, notiamo che spiccano le realtà che offrono servizi il più possibile personalizzati e/o personalizzabili e che danno alle persone ampia libertà di scelta, rispondendo in modo rapido e puntuale ai loro bisogni.

The Most Influential Brands 2018: la Top 10

Per la prima volta da quando è stata redatta la classifica, Google viene spodestato dal primo posto. Merito di Amazon, piattaforma di e-commerce divenuta parte integrante delle abitudini di acquisto per molti italiani. Due le new entry nella top 10 2018: PayPal al quarto posto e Ikea al decimo. La società di pagamento digitale dal non aver mai fatto parte della classifica, entra con forza nel ranking, segno di quanto la facilitazione dei processi quotidiani sia valore oltremodo determinante dell’influenza delle marche. Ikea, invece, si attesta come unico brand non tech e non di servizi che riesce a raggiungere per la prima volta la top 10. Il colosso svedese si è dimostrato maestro nello storytelling incentrato sulla libertà di scelta che diventa espressione della propria identità.

Gli altri top brand in classifica

Fuori dai dieci, per la prima volta, tutte le aziende del comparto Food che rimangono comunque nei posti alti della classifica generale grazie al grande valore che in Italia si attribuisce ancora al settore alimentare e la capacità di tali brand, si pensi a Nutella, Parmigiano Reggiano, Ferrero, Barilla, Grana Padano, nell’aver costruito negli anni un forte legame identitario (e nazionale) con i consumatori. Non a caso questi brand performano in maniera molto alta sulle dimensioni del Trustworthy (fiducia e affidabilità) e della Corporate Citizenship (impegno e ruolo sociale).

Il mondo dell’Entertainment merita una riflessione a parte perché emblema di come stia cambiando in maniera radicale il modo di fruizione da parte dei consumatori. Finita ormai l’era dei palinsesti fissi, il settore tv e dei nuovi servizi a esso collegati è in continua evoluzione, impegnato in maniera quasi spasmodica nell’offrire un servizio il più possibile personalizzato, ampio, esclusivo e disponibile in qualsiasi momento. Simbolo di queste rapide trasformazioni e della capacità di rispondere puntale alle esigenze dell’utente è la scesa in campo di Netflix che, nel giro di un solo anno, ottiene un avanzamento da record: se nella classifica 2017 il famoso portale di streaming era all’ottantesima posizione, nel 2018 si attesta al 26°. Un balzo in avanti di ben 60 posizioni che non fa altro che sottolineare “l’affaticamento” delle reti tradizionali a tenere il passo. Un’altra crescita significativa, sempre restando nel settore del consumo di entertainment, è quella di Spotify, piattaforma streaming musicale che registra un salto in avanti di quasi 30 posizioni rispetto al 2017.

Tra le aziende che operano nel settore moda spicca Zalando che, per la prima volta in classifica, entra direttamente al 29° posto. Ancora una volta il consumatore premia un servizio rapido, personalizzabile, con un ampio catalogo di offerta che permette grande libertà di scelta e che dà la possibilità di esprimere il proprio stile.

LA CLASSIFICA COMPLETA

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