Prix Italia, a Torino dal 21 al 26 settembre

Saranno 300 complessivamente i programmi in gara, provenienti da tutto il mondo. Verranno assegnati sei premi per la tv, sei per la radio e due per il web

Nell’ambito della 65esima edizione del Prix Italia (Torino, 21-26 settembre), una delle riflessioni più attese sarà un convegno sul ruolo e la funzione del servizio pubblico nell’epoca dei new media. Lo ha annunciato il segretario generale del festival, Giovanna Milella (che andrà in pensione subito dopo il Prix Italia), precisando che il convegno è dedicato al tema “Televisione e giornalismo sotto esame dai social media”. Coordinato dal direttore di Mediaduemila Maria Pia Rossignaud, è stato organizzato al Museo della Radio e Televisione della Rai. Interverranno, tra gli altri, il presidente di Euronews, Micahel Peters, e uno dei massimi studiosi al mondo di new media, il canadese Derrick De Kerkchove, allievo ed erede di Marshall McLuhan. Saranno esaminati, tra gli altri, i casi di Euronews, emittente che oggi trasmette in 13 lingue 24 ore su 24 e punta ad arrivare a 20 lingue, e quelli delle prime fiction create e trasmesse prima sul web, poi sulle tv generaliste. Altra novità del Prix è la partecipazione di Dario Fo nelle vesti di pittore, che ha dedicato ai vincitori l’immagine dell’“albero della cuccagna”. Da qui il titolo della 65esima edizione dell’evento “L’albero delle idee, 65 anni di cultura in radio, televisione e web”, che avrà quest’anno quattro nuovi partecipanti: SkyArte, Discovery Channel Italia, Hbo Europe ed Euronews. Saranno 300 complessivamente i programmi in gara, provenienti da tutto il mondo. Verranno assegnati sei premi per la tv, sei per la radio e due per il web. Oltre ai convegni, sono previste proiezioni e anteprime.

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