Koinos Capital acquisisce la maggioranza dell’italiana Ultrabatch

Con l’acquisizione della realtà agritech da oltre 30 milioni di fatturato, la società fondata da Francesco Fumagalli, Marco Morgese e Marco Airoldi punta a creare un gruppo leader nel mercato dei masterbatch

Francesco-Fumagalli-Koinos-CapitalFrancesco Fumagalli, Founding Partner di Koinos Capital

Koinos Capital, Sgr indipendente dedicata all’attività di private equity fondata nel 2020 da Francesco Fumagalli, Marco Morgese, Marco Airoldi, ha annunciato l’acquisizione della quota di maggioranza di Ultrabatch, realtà italiana attiva nell’agritech e specializzata nella produzione di masterbatch additivi per materie plastiche. L’operazione si concretizza attraverso la vendita delle quote in capo ai soci fondatori Pietro Csergo e Andrea Moretti e al contestuale reinvestimento di Diego Moretti, figlio di Andrea e amministratore di Ultrabatch.

La strategia di Koinos Capital

Koinos Capital entra in Ultrabatch con l’obiettivo di accelerare la crescita della società, creando un operatore integrato e in grado di posizionarsi come leader nei diversi segmenti di riferimento nel mondo dei masterbatch, portando la società a svilupparsi ulteriormente anche sui mercati internazionali sia in modo organico, sia tramite acquisizioni. “L’acquisizione di Ultrabatch, la quarta da quando siamo partiti (dopo Tre Zeta Group, Platum e Rosa Ermando, ndr), è fortemente strategica e ci fa entrare in un mercato innovativo con prospettive di crescita estremamente interessanti”, ha commentato Francesco Fumagalli, Founding Partner di Koinos Capital. “Ultrabatch risponde pienamente alle caratteristiche che cerchiamo in un’azienda: innovazione, profondo know-how, specializzazione e la possibilità di crescere anche sui mercati internazionali”.

I numeri di Ultrabatch

Fondata nel 2003 a Castano Primo (Milano), Ultrabatch si è imposta negli anni come una delle società di riferimento nella produzione di masterbatch utilizzati nel settore agricolo (serre, pacciamatura ma anche reti e monofili) e nel settore industriale (packaging, erba artificiale, cavi e compound).

La società, con una quota di mercato in Italia nel segmento dei masterbatch additivi di circa il 15%, ha chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 30 milioni di euro, cresciuto dal 2017 con un Cagr del 10%. Già aperta ai mercati internazionali, oggi Ultrabatch colloca circa il 40% della sua produzione all’estero, specialmente in Europa e in Nord Africa.

Cos’è il masterbatch

Il masterbatch è una specifica tipologia di pellet caratterizzata da un’elevata concentrazione di additivi che, aggiunta ai polimeri vergini, migliora le prestazioni e fornisce speciali caratteristiche ai materiali, come per esempio la protezione dai raggi UV e dalla degradazione termo-ossidativa, ma anche la riduzione dell’accumulo di cariche elettrostatiche.

I masterbatch additivi sono in forte espansione. Un fenomeno guidato, in particolare nelle applicazioni per l’agricoltura, dal sempre più frequente uso di prodotti innovativi in grado di generare una maggiore produttività delle colture e ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Inoltre, l’evoluzione della richiesta e la crescente attenzione del consumatore verso prodotti sostenibili avranno un impatto fortemente positivo sul settore che è destinato a crescere ancora nei prossimi anni.

Nel 2021, il solo settore additivi valeva 1.8 miliardi di dollari e si stima possa arrivare a 2,2 miliardi nel 2026, mentre si prevede che l’intero mercato masterbatch dai 5,7 miliardi del 2021 tocchi i 6.5 miliardi di dollari nel 2026.

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