Google, ritardi per la tv in streaming e niente Ces

Il colosso di Mountain View non parteciperà al Consumer Electronic Show di Las Vegas e ha chiesto ai produttori di televisori di rinviare i loro nuovi prodotti. La Google-tv, fra le novità più attese al salone dell'elettronica di consumo, si fa attendere. Ecco perché

La rivoluzionaria Tv di Google inciampa al primo ostacolo. Secondo quanto riportano i quotidiani statunitensi New York Times e Wall Street Journal, l’hub multimediale di Mountain View è in ritardo, a tal punto che Google ha chiesto ai produttori di televisori affiliati di rinviare i loro nuovi prodotti. Ma non solo: si è rinunciato anche a presentare la tanto attesa Google-tv al Consumer Electronic Show (Ces) di Las Vegas, il maggiore salone dell’elettronica di consumo del mondo (in programma dal 6 al 9 gennaio 2011). La decisione – scrivono i quotidiani statunitensi – è la conseguenza delle difficoltà incontrate dai primi prodotti legati alla Google-tv, come il televisore messo a punto dalla Sony e la scatola (con tastiera) della Logitech.

I provider bloccano i loro prodotti per GoogleAmbedue i prodotti hanno ricevuto critiche molto dure dalla stampa specializzata e dai primi utenti. Ma le critiche non avrebbero certo fermato un colosso come Google. A rallentare lo sviluppo è stata la scelta, prevedibile, di molte reti televisive che hanno bloccato l’accesso ai loro siti internet (che Google-tv si prometteva di riproiettare sul grande schermo), nel timore che contenuti di primo piano potessero finire sul televisore evitando lo scoglio della tv via cavo, che ai provider riversa parte dei suoi proventi. La decisione di Google ha creato scompiglio in seno ai produttori di televisori e le reazioni sono state di diverso tipo. Se colossi come la Toshiba hanno deciso di lasciar perdere per il momento, altri come la Samsung hanno confermato i propri progetti e presenteranno a Las Vegas televisori che sfruttano il sistema messo a punto dagli ingegneri di Mountain View. Come spiega il Wall Street Journal, il software messo a punto per Google-tv è complicato e macchinoso, e ha bisogno, almeno per il momento, di un telecomando con numerosi pulsanti. Questo spiega probabilmente perché Google abbia giudicato necessario di lavorarci ancora, per semplificare il prodotto, per tentare di ripetere gli ottimi risultati conseguiti per la telefonia mobile con Android.

Google-tv, uno smartphone come telecomandoSembra in ritardo, infine, anche il sistema operativo Chrome, che sui pc avrebbe dovuto fare concorrenza al Windows7 della Microsoft e all’Os della Apple. Google-tv punta ad offrire un motore di ricerca che cercherà dappertutto, cioè sui canali televisivi e sul web; Chrome vuole essere un vero browser; sono previste decine di ‘app’, i programmini per collegarsi ad Amazon, a Twitter o alla radio Pandora; ogni rete tv dovrebbe avere infine la propria homepage, e si potranno seguire più eventi in contemporanea. Uno smartphone potrà servire come telecomando.

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