Un calo di oltre il 43% in Borsa per LinkedIn crea tensioni su tutti i titoli tecnologici di Wall Strett. A causare la svalutazione del social network professionale sono stati i risultati del quarto trimestre 2015 e, soprattutto, le previsioni sul 2016, decisamente inferiori rispetto a quanto previsto dagli analisti. La società, che negli ultimi tre mesi aveva chiuso con 862 milioni di dollari di ricavi (+34%), prevede per l’attuale trimestre di incassare solo 820 milioni di dollari contro gli 862 previsti dagli analisti. A preoccupare sono anche i conti di LinkedIn, che ha chiuso il 2015 con un rosso pari a 8,4 milioni di dollari contro i 2,9 di utili ottenuti nello stesso periodo del 2014. Secondo il gruppo, a pesare sui conti sarebbe stata la politica di espansione portata avanti negli ultimi tempi con le acquisizioni della piattaforma di formazione online Lynda.com, Connectifier e Fliptop.
Tra ottobre e dicembre LinkedIn ha comunque visto crescere la sua base utenti, ora a quota 414 milioni (+19%), i ricavi dagli iscritti premium, che nel 2015 hanno portato nelle casse della società 532 milioni di dollari (+22%). In calo, invece, le attività display sulla piattaforma, mentre aumenta il peso dei post sponsorizzati dalle aziende, le attività native advertising.
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