Illimity, la banca digitale delle pmi, ottimista dopo il debutto in Borsa

All’indomani della quotazione a Piazza Affari, confermate le previsioni, secondo cui l’utile netto passerà dai 55-70 milioni del 2020 ai 280 del 2023

Illimity punta in alto. La banca digitale specializzata nel credito alle pmi e nei corporate npl, nata dal matrimonio fra Spaks e Banca Interprovinciale, ha confermato i target di redditività del piano industriale 2018-2023, da cui emerge un forte ottimismo. I numeri, infatti, parlano di un futuro dinamico e positivo. Cominciamo dall’utile netto: secondo le previsioni, nel 2023 raggiungerà i 280 milioni di euro, con una decisa crescita rispetto ai 55-70 milioni di euro del 2020. Non solo. Di qui ai prossimi cinque anni, la società che si è appena quotata in Borsa punta a raggiungere i 6,6 miliardi di euro di totale attivi e a mantenere un CET1 ratio superiore al 15%. Infine, il piano prevede un Cost Income Ratio al 2023 inferiore al 30% e un ROE pari al 25%. «Illimity inizia l’anno 2019 con una dotazione patrimoniale e di liquidità significativa, da investire nella robusta pipeline di business costruita in questi mesi. Confermiamo la strategia e gli obiettivi del nostro piano industriale, che già recepiscono sia i cambiamenti di scenario che regolamentari avvenuti dal luglio scorso ad oggi» ha dichiarato l’ad Corrado Passera.

Il 2018 non è stato un buon anno per Illimity

Eppure Illimity non ha chiuso bene il 2018. Lo scorso anno, infatti, ha registrato una perdita di 23,5 milioni. Le ragioni? Tutta colpa degli oneri legati alla nascita della business combination e alla costruzione del nuovo modello di banca e della riduzione del portafoglio di titoli governativi derivata dal mutato contesto macroeconomico. Tuttavia, la società inizia il 2019 con un cet1 ratio superiore al 90% e 440 milioni di cassa disponibile presso banche centrali e altri istituti di credito. Non solo. Può contare anche su ulteriori buffer di liquidità rappresentati da titoli prontamente liquidabili per un valore nominale pari a 126 milioni di euro.

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