Hollande e l’anti-austerity greca, cambia il volto dell’Europa

L’Europa teme un effetto negativo in Borsa, più del vertice socialista in Francia a preoccupare sono i nuovi estremisti greci e la pesante sconfitta dei ‘partiti del rigore’. Senza dimenticare il rischio spagnolo…

L’ultima volta che all’Eliseo salì un presidente socialista fu una settimana durissima da digerire per la Borsa di Parigi: era il maggio 1981 e all’elezione di François Mitterrand il listino francese perse oltre il 17% in una settimana. Ora sui mercati si teme un effetto Hollande, già verificatosi al primo turno; il nuovo presidente francese, infatti, punta a rinegoziare il trattato fiscale europeo inserendo la dimensione della crescita a fianco al rigore (“L’austerità da sola non basta, lo diremo ai tedeschi”, ha dichiarato Hollande nel suo primo discorso da presidente). Ma a preoccupare Bruxelles, sede dell’Unione europea, sono più i risultati delle elezioni in Grecia; in fondo la vittoria di François Hollande su Nicolas Sarkozy era attesa e in parte già assimilata dai mercati (ed è possibile che possa fare anche bene a un’Europa che cerca di bilanciare il rigore con la crescita), mentre la pesante sconfitta dei due maggiori partiti ‘pro-rigore’ ad Atene fa paura: chi ha negoziato il salvataggio ha perso un terzo dei voti a vantaggio degli estremisti di destra, ma anche di sinistra. Secondo Daniel Gros, economista a capo del Centre For European Policy Studies, la Grecia è una mina vagante: c’è la possibilità, spiega Gros a La Stampa, i partiti tradizionali accettino la difficile realtà e formino un governo che si impegni a fare tutto il necessario, ma è possibile anche uno scenario negativo in cui “una coalizione rifiuti il programma di consolidamento” negoziato con l’Unione e l’Fmi. “Ciò – continua – porterebbe a un secondo default per l’economia ellenica, inevitabile, e a una probabile uscita dall’Eurozona”. Ma seppur grave, un simile scossone potrebbe essere gestito con difficoltà; “più grave è la situazione delle banche spagnole che non è stata ancora risolta e che può avere conseguenze, quelle sì veramente pericolose per l’Europa”.

Gli indici delle principali Borse europee*Londra chiusa – Parigi -1,43% – Francoforte -1,75% – Madrid -1,55% – Milano -1,27% – Amsterdam -1,29% – Stoccolma -1,60% – Zurigo -0,99% – Atene -7,7%*aggiornato alle 10.20 di lunedì 7 maggio

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