Da Disney-Fox ai microchip: il gran risiko di Wall Street

Rupert Murdoch in trattativa per vendere a Disney studios e film della 21 Century Fox, mentre Broadcomm tenta il super affare Qualcomm per creare l'impero dei microchip: e la Borsa Usa vola

Disney vuol comprare la 21 Century Fox di Rupert Murdoch. Il colosso Walt Disney avrebbe infatti avviato colloqui con lo “Squalo” per accaparrarsi studios di Fox, della produzione televisiva e gli asset internazionali, incluse Star e Sky, così come la rete tv FX e National Geographic. In questo modo Disney metterebbe le mani anche sui supereroi Marvel e si rinforzerebbe sui mercati esteri potendo fare concorrenza a Netflix.

Disney-21 Century Fox: grandi manovre a Wall Street

L’indiscrezione sull’interessamento di Disney a 21 Century Fox arriva da alcun media Usa, che sottolineano però anche le trattative al momento sarebbero interrotte. Ma le voci sono bastate per far schizzare a +9% il titolo Fox per una capitalizzazione di mercato di oltre 49 miliardi di dollari. In crescita anche Disney, +1,5% a quasi 155 miliardi per quello che sarebbe un accordo rivoluzionario per l’industria dell’entertainment. A Murdoch rimarrebbero infatti sono le news e lo sport. Ma quella tra Disney e Fox è solo una delle grandi manovre in atto in queste ore, tanto che Wall Street venerdì ha aggiornato i nuovi massimi storici segnati venerdì con il Dow Jones a 23.548 punti e il Nasdaq a 6.786,44 sull’onda anche di alcune buone trimestrali.

L’impero dei microchip Broadcom-Qualcomm

L’altra grande partita che si sta giocando in queste ore è quella tra Broadcom e Qualcomm per la creazione di quello che potrebbe diventare l’impero dei microchip. Aprofittando delle difficolta di Qualcomm dopo la difficile acquisizione dell’olandese Nxp semiconductors – ancora in corso – e con la battaglia in corso con Apple che ha tagliato le commesse, l’americana Broadcom ha lanciato un’offerta d’acquisto non sollecitata per comprare la rivale per un totale di 130 miliardi di dollari debito incluso. La cifra è del 13% più alta rispetto alla chiusura di Qualcomm venerdì a Wall Street, pari a 61,81 dollari. Secondo le stime, dalla fusione di Broadcom (+55% in Borsa da inizio anno) e Qualcomm, includendo Nxp, nascerebbe una società con un fatturato di circa 51 miliardi di dollari e un ebitda di circa 23 miliardi.

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