Borsa a picco, la recessione affonda i listini

Il secondo trimestre negativo del pil e le minacce dell'Ue sui conti pubblici scatenano l'ansia sui mercati

Giornata di sofferenza per i mercati dopo la pubblicazione dei dati Istat sul pil che hanno rimandato l’Italia in recessione tecnica. Solo Lisbona fa peggio di Piazza Affari

Nel corso della giornata le perdite sono arrivate fino al -3%, ma il Ftse Mib ha poi chiuso al -2,7 %, ai minimi da febbraio.

Ancora male Telecom dopo i conti negativi del primo semestre (-2,61%), a picco i bancari: Unicredit (-3,75%) , Ubi (-5,38%), Intesa Sanpaolo (-3,22%), Bpm (-8,3%), Mps (-6%), Bper (-6,6%).

Crolla Fiat, sospesa diverse volte al ribasso e che in chiusura segna -5,55%: il mercato ha paura che l’esercizio del diritto di recesso possa far saltare la fusione con Chrysler.

Bene Pirelli che sale dell’1,35% festeggiando la trimestrale migliore delle attese, in pareggio Tod’s dopo una giornata a lungo positiva.

Lo spread vola oltre 170 punti base, sul mercato valutario l’euro scivola sul dollaro ai minimi dal novembre 2013 a 1,335 dollari.

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