Borsa, a Milano giù le banche: -4%

Il referendum della Grecia, che ha posto un netto veto alle misure dei creditori internazionali, provoca un effetto domino sui mercati finanziari, che parte dall’Asia

Crolla Hong Kong, -4%, Tokyo -2%, mentre Shanghai, che era arrivata a perdere il 7%, ha archiviato la giornata a +0,3%, “salvata” dalle misure del governo a sostegno del mercato. Il risultato del referendum in Grecia, dove oltre il 60% dei votanti si è detta contraria alle misure di austerità imposte ad Atene dai creditori internazionali, provoca un inevitabile effetto domino sui mercati finanziari. Dall’Asia il segno meno si è spostato anche nel Vecchio Continente, dove Parigi e Francoforte hanno aperto le contrattazioni con un -2%. Giù anche Milano, dove l’indice Ftse Mib di Piazza Affari segna in apertura un -2,42%. In calo tra i titoli di Borsa Italiana sono soprattutto i bancari, più sensibili alle vicende greche e ai movimenti sul mercato obbligazionario: Banco Popolare, Mps e Ubi cedono oltre il 3% nelle prime battute, Unicredit perde il 2,98% e Intesa Sanpaolo il 2,77%. Yoox, come riporta Reuters, è entrato poco dopo l’apertura in asta di volatilità, dopo aver segnato un calo del 6,7%. Trascorso qualche minuto, il titolo è tornato a scambiare e ora cede il 2,6%. In forte calo anche gli energetici, con Eni che perde circa l’1,5%. Enel, l’altro colosso del Ftse Mib, lascia sul terreno il 2,3%.

Spread Btp-Bund. Lo spread di rendimento tra Btp e Bund 10 anni si allarga a 162 punti base da 149 punti base della chiusura di venerdì, restando sotto i massimi segnati lunedì scorso, dopo l’annuncio della consultazione, indetta dal premier greco Alexis Tsipras. Il tasso del decennale italiano sale al 2,35% da 2,27% della chiusura.

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