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USA “con gli occhi del mondo addosso”. Due piani anti default

Con un discorso televisivo il presidente Barack Obama spinge democratici e repubblicani a un accordo. “Se si resta su questa strada, il debito costerà posti di lavoro e danni all’economia”

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“Abbiamo gli occhi del mondo addosso”. Sono le parole del presidente americano, Barack Obama, che parla direttamente al popolo americano nella speranza che l’opinione pubblica possa spingere a un accordo tra repubblicani e democratici sul debito. Accusato di creare un’atmosfera di crisi e panico sul debito dallo speaker della Camera, John Bohner, Obama delinea l’attuale situazione degli Stati Uniti che, secondo l’attuale presidente, va ricondotta anche alle passate gestioni. “Negli ultimi dieci anni abbiamo speso più di quanto potevamo – spiega – Nel 2000 il governo aveva un surplus ma invece di usarlo per pagare i nostri debiti, abbiamo speso migliaia di miliardi di dollari in sgravi fiscali. Il risultato è che quando sono stato nominato il deficit era di mille miliardi di dollari. A peggiorare le cose la recessione” aggiunge Obama , sottolineando che “se si resta sull’attuale strada, il nostro crescente debito costerà posti di lavoro e seri danni all’economia”. Nel suo discorso il presidente americano ammette le colpe della parte democratica, ma accusa anche l’opposizione di “un significativo numero di repubblicani in Congresso. L’approccio bilanciato – spiega Obama – chiedeva a tutti piccoli sacrifici e avrebbe ridotto il debito di 4.000 miliardi di dollari senza rallentare l’economia. L’unica ragione per cui questo accordo non diventerà legge ora è un significativo numero di repubblicani in Congresso insiste su un approccio solo di tagli, un approccio che chiede nulla ai ricchi americani e alle grandi aziende”. Il presidente conclude il suo discorso citando Ronald Reagan: “Ridurreste il deficit e il debito aumentando le entrate da coloro che non pagano il giusto, o accettereste un deficit e un debito più ampi, tassi di interesse più alti e un tasso di disoccupazione più alto. Penso che sappiate la risposta”.

I piani Boehner e Reid. Repubblicani e i democratici sono d’accordo sull’ammontare della riduzione di deficit necessaria. Il dibattito è su come va fatta. Nel suo discorso Obama accenna a un braccio di ferro sulle tasse, che i repubblicani non vogliono aumentare, ma né il piano Boehner (repubblicano) né quello Reid (democratico) prevedono un aumento delle tasse. La divisione è sul resto – I punti principali del piano salva Stati Uniti

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Il repubblicano John Bohner faccia a faccia con il presidente Obama, entrambi protagonisti di interventi televisivi sull'aumento del debito Usa

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