Google riceverà una multa da un miliardo di euro per aver manipolato le ricerche sul web a favore dei suoi servizi di vendite online (Shopping). Ad anticipare la decisione della Commissione europea attesa per mercoledì 28 giugno è il Financial Times. L’accusa è di abuso di posizione dominante ed era stata formulata due anni fa. L’indagine, però, risale addirittura a sette anni fa quando il commissario alla concorrenza Ue era Joaquin Almunia. Solo l’avvento di Margrethe Vestager aveva portato all’accelerazione della pratica. «Se l’inchiesta confermerà le nostre preoccupazioni» aveva scritto Vestager in una lettera a Mountain View, «Google dovrà affrontare le conseguenze legali e cambiare il modo in cui svolge la propria attività in Europa».
Si tratta dunque di un altro colpo dell’Ue alle multinazionali Usa. Già otto anni fa, una multa simile per entità fu comminata a Intel, mentre da poco la Commissione ha chiesto indietro a Apple 13 miliardi di benefici fiscali ricevuti in Irlanda. Sempre contro Big G restano in sospeso altre due procedure Antitrust, una su Android e laltra sul sistema pubblicitario Adsense.
Come ricorda l’FT, questa situazione «potrebbe aumentare ulteriormente le tensioni tra Ue e Usa, a quasi due settimane dal G20 di Amburgo». «Stiamo negoziando in modo costruttivo con la Commissione», è la replica di Google, «e crediamo fermamente che le nostre innovazioni nello shopping online abbiano portato benefici a chi acquista, a chi vende e alla concorrenza in generale».
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