Stop ai rinvii, la Tav si farà: i lavori dal 2013

Vertice franco-italiano a Lione: nei cinque accordi bilaterali siglati dal premier Mario Monti e il presidente francese, François Hollande anche il completamento dei lavori per la tratta ad Alta velocità, Torino-Lione, in grado di crare 6 mila posti di lavoro

L’Europa non ha più bisogno di rinvii, ma di decisioni concrete. È il messaggio lanciato da Lione da Mario Monti e François Hollande, rispettivamente premier italiano e presidente francese che, al termine del vertice franco-italiano – che ha portato a cinque accordi bilaterali – hanno confermato che la Tav Torino-Lione, “la più grande infrastruttura europea”, si farà. I lavori per un’opera da 8,2 miliardi di euro, inizieranno nel 2013 e saranno finanziati per il 40% dall’Unione europea (che, tuttavia, non ha ancora raggiunto un accordo sul proprio bilancio); e di fronte alle proteste di gruppi italo-francesi no-Tav, i due leader politici sottolineano l’importanza di un’infrastruttura in grado di togliere dalla strada tra i 600 e i 700 tir e creare 6 mila posti di lavoro. Gli accordi bilaterali siglati oggi da Italia e Francia prevedono, tra l’altro, il via libera al raddoppio del valico autostradale del Frejus; nella futura galleria di sicurezza del traforo sarà inoltre realizzata un’interconnessione elettrica tra i due Paesi (già in fase di realizzazione). La linea, per la quale si prevede una messa in servizio entro il 2016 o il 2017, rafforzerà la capacità degli scambi tra Italia e Francia, contribuirà a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica e la stabilità della rete e concorrerà inoltre all’integrazione del mercato europeo dell’elettricità.

Punto per punto, il vertice franco-italiano

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