Le start up italiane toccano quota 10 mila. E aspettano i nuovi fondi

È la prima volta che il nostro Paese raggiunge questo traguardo. Le regioni più attive? Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna

Il numero delle start up in Italia aumenta di anno in anno. Al momento, il registro delle imprese conta oltre 10 mila aziende: è la prima volta che il nostro Paese raggiunge questo traguardo. A distanza di circa sei anni dall’avvio della strategia dedicata alle imprese innovative (decisa dal governo Mario Monti, con Corrado Passera al ministero dello Sviluppo economico), dunque, i risultati sono buoni. Del resto, già a fine 2018, come era emerso dall’ultimo report pubblicato da Infocamere, le start up iscritte avevano raggiunto quota 9.683 unità, e vantavano un fatturato complessivo che sfiorava il miliardo di euro e circa 50 persone impiegate tra fondatori e dipendenti (in media una start up impiega 4,3 persone tra soci e dipendenti). Le Regioni più attive da questo punto di vista? Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, che ospitano circa i due terzi di tutte le start up italiane.

In arrivo nuovi investimenti per le start up italiane

E nei prossimi anni le cose potrebbero migliorare ulteriormente. Infatti, il governo ha intenzione di attuare nuova strategia sui finanziamenti che dovrebbe portare alle neo imprese innovative fondi per un milione di euro (due nelle stime più ottimistiche). Ricordiamo che le start up, per essere considerate tali, devono essere state fondate da meno di cinque anni, non distribuire utili e rispettare alcuni criteri di innovazione nel loro modello di business determinati dalla legislazione del 2012. Il requisito dei cinque è uno dei più limitanti, considerato che molte delle prime imprese registrate hanno ormai superato questa soglia.

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