Fiducia nei dipendenti e digitale: l’identikit della pmi in salute

Un’analisi di Salesforce evidenzia i principali trend che caratterizzeranno la crescita delle piccole e medie imprese a livello globale. I numeri: per il 71% delle pmi il digitale è stato determinante per la sopravvivenza. Determinante in Italia anche il supporto del governo

Fiducia nelle persone e investimenti nel digitale. Sono questi gli assi portanti che caratterizzeranno le pmi in crescita. È quanto emerge dalla quinta edizione del report Smb Trends di Salesforce, che ha condotto un’indagine su oltre 2.500 imprenditori e leader di piccole e medie imprese in tutto il mondo.

La ricerca mostra che a livello globale il 50% delle pmi con fatturato in crescita, durante la pandemia ha offerto modalità di lavoro flessibile ai propri dipendenti, rispetto al 38% delle pmi che hanno subito un calo nella crescita. Non solo. Queste stesse realtà stanno lavorando duramente per creare fiducia anche con i propri clienti e alzare il livello di digitalizzazione dell’azienda. Ad esempio, a livello globale il 75% delle pmi in crescita afferma che i propri clienti si aspettano transazioni online, di conseguenza, il 72% di loro ha attivato una presenza e-commerce. Inoltre, il 95% delle pmi in crescita si sta attivando per proteggere i dati aziendali e difendere le informazioni dei clienti dagli attacchi informatici.

La stragrande maggioranza delle piccole imprese non erano assolutamente pronte ad affrontare l’impatto portato dalla pandemia e hanno dovuto attivare un piano di digitalizzazione in tempi rapidi. Molte realtà hanno avuto la necessità di assicurarsi che i propri dipendenti potessero comunicare, collaborare e promuovere le vendite in sicurezza in un nuovo mondo in continua evoluzione. A livello globale, il 71% delle piccole e medie imprese afferma di essere sopravvissuto alla pandemia grazie alla digitalizzazione.

Pmi italiane di fronte all’ostacolo pandemia

In Italia il 63% delle pmi intervistate dichiara che la propria attività non avrebbe potuto sopravvivere alla pandemia senza forti investimenti in ambito tecnologico. Anche il sostegno governativo è stato determinante per il 67% degli imprenditori. Tornando agli investimenti digitali, le pmi italiane si sono concentrati maggiormente nelle tecnologie a servizio del marketing (35%) e dell’assistenza clienti (31%). D’altra parte, solo il 45% delle pmi era già in possesso di una soluzione Crm. Per quanto riguarda le prospettive di sviluppo che le PMI immaginano per il futuro della propria forza lavoro, circa un terzo delle piccole e medie imprese italiane (il 29%) prevede che i propri dipendenti si adattino a una modalità di lavoro ibrida, dividendo il proprio tempo tra ufficio e remote working.

Nonostante l’impatto economico della pandemia, la maggior parte dei leader delle pmi ritengono che i cambiamenti operativi che hanno introdotto nell’ultimo anno andranno a beneficio della loro attività a lungo termine. In particolare, le pmi si stanno anche impegnando attivamente per dare priorità alle esigenze dei clienti. In Italia, il 42% delle PMI ha ampliato i modi in cui i clienti possono entrare in contatto con loro e il 39% offre ai propri clienti maggiore flessibilità per soddisfare le loro necessità.

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