Se l’export italiano continua a dare segnali positivi, è la ripresa dei consumi interni la chiave per dare ossigeno alla ripresa. Di fronte a questa necessità, però, resta invece un dato in controtendenza con quella che dovrebbe essere la missione del governo. Secondo i numeri forniti da Unimpresa, le spese degli italiani sono ancora rallentate nonostante un leggero miglioramento della situazione economica. I soldi in più finiscono così nei risparmi. Tra famiglie e imprese, infatti, le riserve bancarie sono aumentate di 50 miliardi di euro in un anno.
Lo studio dell’associazione sui salvadanai degli italiani rileva che sono «cresciuti complessivamente in 12 mesi di oltre il 4%». “Le famiglie non spendono e hanno lasciato nei depositi 26 miliardi di euro in più. Mentre i fondi delle imprese sono saliti di 21 miliardi. Boom dei conti correnti, aumentati di quasi 80 miliardi passando da 915 miliardi a 993 miliardi. Nelle banche c’è un tesoro di 1.299 miliardi», scrive Unimpresa. Secondo il vicepresidente Cammarata, la colpa è della «paura di nuove tasse e timori di nuovi contraccolpi della bufera internazionale che frenano i consumi e bloccano gli investimenti».
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