Primo passo per pagamenti più veloci tra imprese

Approvato in commissione il testo introduce l’obbligo di liquidazione entro i 30 giorni, ma non vale per la P.a.. Ora il sì definitivo spetta al Parlamento

Trenta giorni. E’ questo il limite che le imprese dovranno rispettare per saldare i propri debiti. È quanto stabilito all’unanimità giovedì 20 settembre in commissione Attività produttive della Camera dei deputati che ha recepito parte di una direttiva comunitaria del 2011 per ridurre i debiti da cui sono schiacciate molte aziende. Le nuove disposizioni, che ora devono comunque essere approvate dal Parlamento (prima in Aula a Montecitorio, poi in Senato), non valgono per i crediti che le imprese possono vantare nei confronti della Pubblica amministrazione. “Quelle misure – ha spiegato il relatore Andrea Lulli – sono contenute nello Statuto delle imprese che ha fissato a novembre il termine entro cui il governo deve esercitare la delega”. Il relatore in commissione, Andrea Lulli, è convinto che il testo potrò essere discusso alla Camera già ai primi di ottobre in Aula per poi passare al Senato. L’obiettivo è di concludere l’iter legislativo entro la fine della legislatura.

LE NOVITÀ DEL PROVVEDIMENTO. Il provvedimento introduce un meccanismo pensato per non ingolfare la giustizia civile: le associazioni di categoria rappresentate nelle Camere di Commercio o nel Cnel per impedire infatti”il continuo ricorso a clausole contrattuali e prassi gravemente inique” potranno proporre ‘azioni in giudizio’, così come prevede anche lo Statuto delle imprese. L’impresa creditrice, inoltre, potrà chiedere alla Camera di Commercio la certificazione del proprio credito che basta per chiedere al giudice competente l’ingiunzione di pagamento. Da parte sua, la ditta debitrice, una volta ricevuta l’ingiunzione, può rivolgersi alla Camera di Commercio affinché svolga una mediazione con l’impresa creditrice.

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