Non si allenta la stretta sul credito

Bankitalia, la crisi economica continua ad alimentare quella spirale negativa che limita i finanziamenti alle imprese italiane. In aumento i tassi d’interesse erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni

Quarantaquattro miliardi di euro di finanziamenti non richiesti oppure non erogati. Il 2012 si è chiuso con una vera e propria stretta creditizia, che ancora non sembra arrestarsi. Alle stime in arrivo da Standard &Poor’s sul crollo dei flussi di finanziamento che ha interessato le imprese italiane nel 2012, si aggiungono ora i dati della Banca d’Italia. Ad aprile i finanziamenti al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua del 2,3% (1,7% a marzo). Ma il dato va scomposto: da un lato ci sono i prestiti alle famiglie, che sono scesi dello 0,8%; dall’altro ci sono le erogazioni alle imprese che sono diminuite, sempre su base annua, del 3,7% (2,8% rispetto a marzo).

La crisi economica ha alimentato quella spirale negativa chiamata in causa anche dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per cui il tasso di crescita dei prestiti è inversamente proporzionale al tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti. In pratica le imprese in salute non chiedono credito perché rinviano a tempi migliori gli investimenti, di contro le imprese finanziariamente più deboli (e quindi quelle che richiedono credito) si indeboliscono ulteriormente fino a fallire; i fallimenti si ripercuotono sulle sofferenze bancarie e aumentano le perdite su crediti che fanno scendere la redditività delle aziende di credito, ovvero gli utili da accantonare per accrescere il capitale. A conferma della teoria la chiusura del mese di aprile con la crescita fino al 22,4% delle sofferenze bancarie (21,7% rispetto a marzo).Se le erogazioni sono diminuite, per quanto la raccolta, fa sapere Bankitalia, ad aprile il tasso di crescita su base annua dei depositi del settore privato è rimasto sostenuto, attestandosi al 7,1% (7% rispetto a marzo).

Nell’ambito del rapporto tra banche e famiglie con aprile si registra invece un lieve rialzo per quanto riguarda i tassi d’interesse erogati per l’acquisto di abitazioni, cioè relativi ai mutui. In media sono al 3,95% (dal 3,90% rispetto a marzo); quelli sulle nuove erogazioni al consumo sono calati al 9,48% (9,64% a marzo). I tassi passivi sul complesso dei depositi, infine, sono stabili all’1,14% (1,16% rispetto a marzo).

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