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Mutui troppo difficili per gli under 30

Dai giovani arrivano il 23% delle richieste di finanziamento per l’acquisto della prima casa, ma solo il 16% dei mutui erogati è intestato a loro. E il 37% di chi l’ha ottenuto ha avuto bisogno dell’aiuto dei genitori

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Mutui miraggio per i più giovani italiani. Negli ultimi sei mesi i mutui erogati con un primo intestatario di età inferiore a 30 anni rappresentano solo il 16% del totale. Una percentuale bassina, soprattutto se consideriamo i dati che arrivano dal Web. Il portale Mutui.it, in collaborazione con Facile.it, analizzando le richieste di finanziamento per acquisto della prima casa compilate negli ultimi sei mesi, ha evidenziato come ben il 23% delle domande arrivi da soggetti di età inferiore a 30 anni. Quasi un preventivo su 4 è quindi richiesto da under 30, ma le condizioni economiche dei richiedenti e la precarietà lavorativa in cui si trovano rendono difficile ottenere il finanziamento.

«Il fatto che ben il 23% delle domande di mutuo prima casa sia compilato da persone di età compresa tra 18 e 30 anni – spiega Lorenzo Bacca, responsabile business unit mutui dell’azienda – testimonia come, nonostante la crisi, permanga la voglia di indipendenza dei giovani italiani, ma che questi paghino più di altri gli effetti della contrazione del credito. Quando le banche devono scegliere a chi offrire un finanziamento non guardano unicamente alla solidità professionale ed economica, ma anche alla storia creditizia che ai giovani, per forza di cose, manca».

Analizzando il dettaglio dei mutui erogati, poi, si scopre che chi tra gli under 30 è riuscito nell’ardua impresa è stato aiutato: i mutui mono-firma rappresentano solo il 5,7% del totale; quelli ottenuti da una coppia di giovani sono il 4,8%, per raggiungere il 16% del totale bisogna considerare i finanziamenti in cui vi è un garante o cointestatario adulto, quasi sempre un genitore: questi rappresentano quasi il 6% dei mutui stipulati nel periodo preso in esame. In pratica il 37% degli under 30 che hanno ottenuto un mutuo ci sono riusciti solo perché supportati da un genitore.

Passando in esame il campione di oltre diecimila domande di mutuo arrivate da luglio ad oggi, si nota come la richiesta tipo fatta dai giovani aspiranti mutuatari sia di valore inferiore rispetto alla media dei finanziamenti richiesti in Italia per l’acquisto della prima casa, ma miri a coprire una percentuale maggiore del costo da sostenere (70% del valore dell’immobile rispetto al 60% registrato a livello complessivo). Quanto all’importo del finanziamento, chi ha meno di 30 anni oggi vuole ottenere dalla Banca 122.000 euro (erano 150.000€ a settembre 2011). Il tasso preferito, in media con le richieste over 30, è quello variabile (49%), mentre il tasso fisso raccoglie solo il 34% delle domande di mutuo.

Guardando le differenze che emergono a livello regionale va detto che le regioni più “giovani” sono quelle in cui sognare casa è un po’ più semplice: prezzi medi degli immobili più bassi o maggiori opportunità di ottenere un lavoro ben retribuito, spingono gli under 30 di Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Veneto a provare a comprar casa con più convinzione dei loro coetanei che vivono nelle altre regioni italiane. Di contro, gli alti costi degli immobili scoraggiano i giovani cittadini di Lombardia, Liguria e Lazio.