Lotta all’evasione, codice fiscale per spese oltre 3 mila euro

A commercianti, professionisti e piccole imprese un nuovo adempimento burocratico: la fattura telematica

Il 2011 si preannuncia come l’anno della svolta nella lotta all’evasione fiscale in Italia. Almeno queste sono le intenzioni dei nuovi provvedimenti fiscali pronti a debuttare con il 2011. Uno di questi, quello che al momento fa più discutere, è la cosiddetta fattura telematica. Ovvero l’obbligo di trasmettere al fisco tutte le fatture superiori a 3 mila euro.

I risvolti della questione sono due:

  1. Chi acquista un bene, oppure un servizio, di valore superiore ai fatidici 3 mila euro deve presentare al momento del pagamento il proprio codice fiscale, oppure la propria partita Iva;

  2. I commercianti, professionisti e piccole imprese hanno l’obbligo di trasmettere via telematica i dati delle fatture emesse e ricevute e delle operazioni rilevanti ai fini Iva (partita Iva o Codice fiscale della controparte e importo del corrispettivo)

L’obiettivo naturalmente è quello di combattere l’evasione fiscale tracciando le transazioni di denaro, in realtà nasconde un nuovo adempimento burocratico per tutti i titolari di partita Iva. «È un sacrificio che chiediamo a tutti i cittadini onesti, lo sappiamo. Ma vorremmo che fosse compreso, perché ci consentirà di colpire meglio gli evasori, gli stessi dei quali i contribuenti che pagano le tasse si lamentano» così Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, presenta la nuova strategia del fisco contro l’evasione.

Come funziona

Vanno comunicate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese e ricevute, per le quali, nel corso del periodo d’imposta, i corrispettivi dovuti dal cessionario o committente, o al cedente o prestatore, secondo le condizioni contrattuali, hanno superato la soglia dei 3mila euro, al netto dell’imposta applicata. Questa soglia è elevata a 3.600 euro, comprensiva dell’imposta sul valore aggiunto, per le operazioni non soggette all’obbligo di fatturazione, vale a dire la maggior parte di quelle per quelle in cui il cessionario o il committente risulti essere il consumatore finale (operazioni business to consumer). L’invio telematico deve essere effettuato entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le operazioni. Nel primo periodo d’applicazione, sono escluse anche le operazioni Iva non soggette all’obbligo di emissione della fattura effettuate fino al 30 aprile 2011, come, per esempio, quelle riguardanti il commercio al dettaglio.

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