L’Irlanda punta sui videogiochi per risollevarsi

Il primo ministro Irlandese, Enda Kenny, crede che il potenziale dell’industria sia fenomenale e prevede di raddoppiarne le dimensioni entro il 2014

Per risollevare la sua economia balbettante, che contende all’Italia il ruolo di “I” nell’acronimo P.I.G.S. (in cui vengono inclusi i quattro Paesi europei in maggior difficoltà economica, insieme a Portogallo, Grecia e Spagna), l’Irlanda punterà sull’industria videoludica. Lo studio “Games Sector in Ireland: An Action Plan for Growth”, portato avanti da Forfàs, la commissione irlandese per l’imprenditoria e la scienza, dimostra che negli ultimi sette anni l’industria videoludica irlandese ha quintuplicato il numero di persone impiegate, raggiungendo quota duemila posti di lavoro, ma che questo numero potrebbe più che raddoppiare, raggiungendo i 4.500 dipendenti, entro il 2014. Il primo ministro irlandese, Enda Kenny, ha definito “fenomenale” il potenziale di crescita dell’industria videoludica domestica e ha promesso di supportare il piano di Forfàs di creare un Centro di eccellenza per l’industria produttiva videoludica sfruttando la politica fiscale irlandese che favorisce gli investimenti stranieri. Varie aziende tecnolgiche, tra cui Microsoft, già da tempo hanno aperto centri di supporto sull’isola; l‘ultima in ordine cronologico è stata Bioware, che ha aperto la sua prima filiale non americana a Galway per offrire customer support 24 ore su 24 al suo titolo mmorpg Star Wars: the Old Republic, in uscita a dicembre.

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