Investimenti immobiliari: è New York la più gettonata

La Grande Mela scalza Londra, penalizzata dalla Brexit. Nel complesso gli investimenti crescono del +0,5% toccando quota 1.350 miliardi di dollari

È New York la città più attrattiva al mondo per quanto riguarda gli investimenti immobiliari. A stilare la classifica è il report Winning in Growth Cities, realizzato annualmente da Cushman & Wakefield. I dati si riferiscono ai dodici mesi precedenti giugno 2016 e vede NY scalzare dal podio Londra: penalizzata anche dalla Brexit, la city londinese deve accontentarsi del terzo posto, dietro a Los Angeles. In generale, a registrare i più alti incrementi di investimenti sono stati i grandi conglomerati urbani: le prime 25 città della classifica sono riuscite a coprire il 53,3% della spesa globale, contro il 52,7% dell’anno precedente. A dominare sono soprattutto le realtà Usa: ben 15 le città che battono bandiera americana tra quelle della Top25 del report. Perde invece terreno l’Europa, che passa dall’avere sei metropoli in classifica, alle attuali quattro. «I dati evidenziano chiaramente la maggiore attrattività delle città degli Stati Uniti, che dominano in tutti i settori, con New York in testa sia per investimenti complessivi sia per quelli stranieri. Ciò nonostante, il potere attrattivo dell’area EMEA è confermato dalla presenza del maggior numero di città nella classifica per investimenti stranieri», commenta l’autore del report David Hutchings, Head of EMEA Investment Strategy, Cushman & Wakefield.

CRESCITA DEL +0,5%. In linea generale, nonostante la difficile congiuntura economica che ha caratterizzato il periodo preso in esame, gli investimenti immobiliari globali hanno registrato una crescita del +0,5% toccando quota 1,350 miliardi di dollari. «Guardando avanti, rimaniamo positivi sull’interesse da parte degli investitori ad allocare capitali nel settore immobiliare. Sebbene la volatilità sia diminuita nell’arco degli ultimi 12 mesi, i rischi sono ancora evidenti», aggiunge Carlo Barel di Sant’Albano, CEO, Global Capital Markets, Cushman & Wakefield. «L’incertezza a livello globale continuerà a indurre gli investitori a una maggiore cautela, controbilanciata tuttavia dalla fiducia da parte delle aziende che si è confermata stabile. Questi elementi, combinati con i cambiamenti nella domanda indotti dalle nuove tecnologie e da nuovi modelli di vita e di lavoro, pongono una solida prospettiva di medio termine per un real estate di qualità».

INVESTIMENTI STRANIERI. Quanto agli investimenti stranieri,su 25 città dieci appartengono all’area EMEA, nove al Nord America e sei all’Asia/Pacifico. Perdono terreno Tokyo, Washington e Francoforte nonché, a sorpresa, anche Londra: il suo volume di capitali provenienti dall’estero è calato da 39 miliardi di dollari agli attuali 25 miliardi di dollari. «Nonostante la volatilità del contesto, un numero maggiore di investitori si sta orientando verso il real estate, che ha il merito di stabilizzare i flussi finanziari e compensare l’inflazione, in particolare nel momento in cui i fondamentali del mercato dal punto di vista delle locazioni stanno tenendo bene», conclude David Hutchings.

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