Migliorano le possibilità di fare impresa in Italia. Nell’ultimo anno il nostro Paese ha recuperato 14 posizioni della classifica internazionale Doing Business, il rapporto della Banca mondiale (giunto alla decima edizione) che mette a confronto il quadro normativo dedicato alle imprese in 185 Paesi nel mondo. Nell’edizione 2013 – nella quale sono state prese in considerazione dieci aree della vita di un impresa (nascita, permessi di costruzione, ottenere energia elettrica, registrazione della proprietà, credito, tutela degli investitori, tasse, commercio transfrontaliero, applicazione dei contratti, procedure di insolvenza) – l’Italia si ferma al 73esimo posto (dall’87°), subito dietro a Turchia e Romania, davanti a Paesi come Cina e Brasile (per la cronaca, abbiamo superato lo stato di Vanuatu).Nell’ultimo anno all’Italia vengono riconosciute due riforme che hanno facilitato le imprese sul territorio: una maggiore facilità per l’ottenimento dell’energia elettrica e procedimenti più veloci per i trasferimenti di proprietà grazie alla possibilità per i notai di avere a disposizione online le matte catastali digitalizzate. “Le recenti riforme varate in Italia – spiega Augusto Lopez-Carlos, direttore della divisione Indicatori globali e analisi della Banca mondiale – sono lodevoli, un passo nella giusta direzione per migliorare il clima per gli investimenti. In tutto, dal 2004, l’Italia ha adottato 14 riforme regolamentari che rendono più semplice fare impresa”.
Rank. | Paese | Riforme 2013 | Rank. | Paese | Riforme 2013 |
1 | Singapore | 0 | 20 | Germania | 2 |
2 | Hong Kong | 0 | 34 | Francia | 0 |
3 | Nuova Zelanda | 1 | 44 | Spagna | 2 |
4 | Stati Uniti | 0 | 55 | Polonia | 4 |
5 | Danimarca | 1 | 73 | ITALIA | 2 |
6 | Norvegia | 2 | 78 | Grecia | 3 |
7 | Regno Unito | 1 | 91 | Cina | 2 |
8 | Corea del Sud | 4 | 130 | Brasile | 1 |
9 | Georgia | 6 | 185 | Rep. Centrafricana | 0 |
10 | Australia | 1 |