Quando si parla di rispettare gli impegni presi, Germania, Stati Uniti e Francia non sono poi così virtuosi. Almeno non quanto l’Italia, seconda solo al Regno Unito e l’Unione europea vista nel suo insieme. Lo rivela l’ultimo studio del G20 Research Group dell’Università di Toronto che, in collaborazione con High School of Economics di Mosca, ha analizzato i passi avanti dei singoli Paesi membri del G20 dall’ultimo summit di Cannes (Francia, novembre 2011) al vertice di Los Cabos (Messico), in programma in questi giorni. Analizzando i 16 impegni prioritari dei 282 assunti dai Paesi membri –dalla macroeconomia ai vincoli di Basilea, dalla cooperazione internazionale al settore energetico – il Regno Unito è risultato il più virtuoso nel tener fede agli impegni raggiungendo il 93,5%, subito davanti all’Unione europea (92,5%) e all’Italia che, sotto la guida del governo tecnico di Mario Monti , «ha rispettato pienamente i suoi impegni» con l’unica eccezione del consolidamento fiscale. Dietro all’Italia paesi extra Ue come Canada e Australia, mentre la Germania di Angela Merkel si è piazzata al sesto posto di questa particolare classifica rispettando l’83,5% degli impegni assunti lo scorso novembre. Fanalino di coda è l’Argentina, piazzatasi al 20esimo posto con un modesto 50%.
Paese | Percentuale di conformità | Paese | Percentuale di conformità |
Regno Unito | 93,5% | Russia | 80% |
Unione europea | 92,5% | Brasile | |
ITALIA | 90% | Stati Uniti | 76,5% |
Canada | 86,5% | Cina | |
Australia | 83,5% | Giappone | 73,5% |
Germania | Sudafrica | ||
Messico | Arabia Saudita | 60,5% | |
Korea | 80% | Turchia | 60% |
Francia | Indonesia | 57% | |
India | Argentina | 50% |