Europa, all’Italia più libertà d’azione per investimenti produttivi

Uscito dalla procedura di deficit eccessivo, il Paese potrà disporre di una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014. Letta esulta, ma dall’Ue si precisa: “Il deficit dovrà rimanere sotto il 3%”

Più libertà d’azione per l’Italia con l’obiettivo rilanciare la crescita. È quanto annunciato dal presidente della Commissione europea, José Manuel Durão Barroso, che, per i Paesi usciti dalla procedura di deficit eccessivo (Italia compresa) ha confermato una maggiore flessibilità di bilancio nel 2014 per investimenti produttivi e per rilanciare la crescita. La nota del presidente della Commissione Ue è stata accolta con entusiasmo sia dal premier Enrico Letta (vedi tweet in basso) che dal governo che ha parlato di “premio per la scommessa” fatta “fin dall’inizio sul rispetto degli obiettivi di finanza pubblica”.

Nel corso del dibattito pubblico all’Europarlamento, Barroso ha parlato di “deviazioni temporanee” dal deficit per investimenti pubblici. “Nella valutazione dei bilanci nazionali per il 2014 e dei risultati di bilancio per il 2013, sempre nel pieno rispetto del Patto di stabilità – ha precisato Barroso – permetteremo caso per caso deviazioni temporanee dal percorso di deficit strutturale verso gli obiettivi di medio termine fissati nelle raccomandazioni specifiche per Paese”. Queste deviazioni, ha sottolineato Barroso, “dovranno essere collegate alla spesa nazionale su progetti cofinanziati dall’Ue nell’ambito della politica di coesione, delle reti transeuropee Ten o di Connecting Europe, con un effetto sul bilancio positivo, diretto, verificabile e di lungo termine”.Con le nuove regole, ha precisato in seguito il portavoce del commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, non “si esclude la spesa per investimenti dal calcolo del deficit, ma si consente una deviazione dall’obiettivo del pareggio di bilancio”. In pratica il deficit del Paese non potrò comunque superare la soglia del 3%.

© Riproduzione riservata