Confindustria-Rettori, otto punti per la crescita e l’occupazione dei giovani

Accordo tra i due enti per l’università, la ricerca e l’innovazione. Dall’occupabilità delle laure triennali al dottorato in azienda per coinvolgere le imprese e per produrre sviluppo. I dati dello squilibrio tra domanda e offerta di laureati in Italia

Un asse comune su cui condividere le diverse esperienze maturate nel mondo universitario e in quello imprenditoriale, un’intesa per contribuire in modo concreto allo sviluppo culturale ed economico del Paese, partendo soprattutto dai giovani. E’, in sintesi, l’obiettivo di Confindustria e del Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) che hanno siglato lunedì 7 novembre in Assolombarda, un accordo per l’ università, la ricerca e l’innovazione. Un’intesa che si snoda su otto punti cardine (sotto in sintesi). “L’obiettivo – spiega Gianfelice Rocca, vice presidente per l’Education di Confindustria – è avviare nei prossimi 12 mesi otto azioni strategiche per il rafforzamento del rapporto tra università e impresa nella comune convinzione che università, ricerca e innovazione costituiscano una priorità per il futuro del Paese. Tra gli obiettivi dell’accordo, c’è quello di accrescere il numero di studenti italiani che si iscrivono a facoltà tecnico-scientifiche, contribuire alla partecipazione italiana ai programmi europei di R&I, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese e alle reti d’impresa. L’accordo, inoltre, punta a concorrere alla riduzione dell’età d’ingresso nel mercato del lavoro da parte dei giovani con titolo di studio terziario, accrescere il numero dei percorsi di dottorato e tararli sulle esigenze reali delle imprese, rendere più attrattiva l’università italiana per studenti e docenti stranieri, migliorare i processi di reclutamento di docenti e ricercatori, monitorare la governance degli Atenei sulla base dei principi di efficacia ed efficienza nell’utilizzo delle risorse finanziarie e umane e infine identificare le best practice internazionali. “Ciò che occorre oggi in Italia – spiega Diana Bracco, vice presidente R&I di Confindustria – è la messa in rete di ricerca pubblica e imprese, che devono diventare il cardine del rilancio economico. Bisogna facilitare e sostenere la cooperazione tra impresa e università rivitalizzandola e rilanciandola secondo approcci imprenditoriali che diano spazio anche agli spin-off accademici. L’impresa si aspetta di trovare nelle Istituzioni di ricerca pubbliche un interlocutore attivo, un generatore di idee, capace di promuovere una cultura dell’innovazione”.

Gap domanda-offerta di laureati in Italia

ACCORDO CONFINDUSTRIA–CRUI IN SINTESI – scarica testo integrale

1. ORIENTAMENTO VERSO LE LAUREE TECNICO-SCIENTIFICHEObiettivo: accrescere il numero di studenti italiani che si iscrivono a facoltà tecnico-scientifiche.

2. RICERCA E TRASFERIMENTO TECNOLOGICOObiettivo: contribuire alla crescita della partecipazione italiana ai programmi europei di R&I e ampliare la collaborazione imprese–Università per il trasferimento tecnologico, secondo gli indirizzi di Europa 2020 e con particolare riferimento alle Piccole e Medie Imprese e alle Reti di Imprese.

3. OCCUPABILITÀ DEI LAUREATI TRIENNALIObiettivo: concorrere a ridurre l’età di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani italiani con titolo di studio terziario, adeguandolo alle medie europee e recuperare lo spazio lasciato dalla soppressione dei diplomi universitari.

4. DOTTORATOObiettivo: nel quadro della Riforma del terzo livello della formazione superiore, accrescere il numero di percorsi di Dottorato di Ricerca collegati con la domanda delle imprese e incentivarne il finanziamento da parte delle stesse.

5. INTERNAZIONALIZZAZIONEObiettivo: rendere più attrattiva l’Università italiana per studenti e docenti stranieri eccellenti, in competizione con le migliori Università internazionali e in conformità con le “Linee Generali di indirizzo della Programmazione delle Università per il triennio 2010-2012” e con riferimento alla didattica e alla ricerca, nonché alle strategie attuate a livello europeo.

6. MONITORAGGIO DELLA RIFORMA: RECLUTAMENTOObiettivo: anche in considerazione del fatto che nei prossimi anni si realizzerà un notevole ricambio del corpo docente delle Università italiane, innescare un processo di miglioramento dell’Università e offrire all’ANVUR collaborazione per individuare metodi di riconoscimento della qualità dei ricercatori e dei docenti.

7. MONITORAGGIO DELLA RIFORMA: GOVERNANCEObiettivo: monitorare l’evoluzione della Governance degli Atenei in applicazione della Riforma, valorizzando l’azione per obiettivi e strategie, e favorendo sempre più il buon uso delle risorse, la chiarezza dei bilanci e la dialettica tra membri interni ed esterni.

8. BENCHMARKING INTERNAZIONALEObiettivo: accompagnare l’attuazione della Riforma mediante un confronto puntuale della situazione degli Atenei internazionali, in primis di quelli europei, in materia di finanziamento, fiscalità, ruolo del mondo imprenditoriale, trasferimento tecnologico, remunerazione e meccanismi di incentivazione.

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