Cdp, un miliardo al fondo salva imprese

Il cda della Cassa depositi e prestiti approva la manifestazione di interesse. Nessuna novità sulle voci di avvicendamento ai vertici

Cassa depositi e prestiti entra nel fondo salva-imprese. A comunicarlo è la stessa Cdp con un comunicato che annuncia come il consiglio di amministrazione della società, riunitosi oggi 16 giugnosotto la presidenza di Franco Bassanini, abbia approvato la manifestazione di interesse, preliminare e non vincolante, a partecipare – con un ammontare fino a 1 miliardo di euro, in qualità di investitore garantito – al capitale della Società di servizio per la patrimonializzazione e la ristrutturazione delle imprese italiane.

La società, definita comunemente “fondo salva imprese”, nasce con lo scopo di investire in aziende dal potenziale economico e industriale ma temporaneamente in difficoltà patrimoniale e finanziaria per rimetterle in carreggiata. Oggi scadevano i termini per la manifestazione di interesse e Cdp ha confermato le previsioni, dopo essersi proposta in passato per entrare nel dossier Ilva proprio attraverso la società di servizio. Per statuto, infatti, la Cassa non può investire in società in perdita, ma lo status di “investitore garantito” assicura la copertura dell’80% del capitale da parte dello Stato.

Nessuna novità invece sui vertici della Cdp, dopo le voci che da giorni parlano di un possibile avvicendamento del presidente Franco Bassanini e dell’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini con Claudio Costamagna e Fabio Gallia (nomi suggeriti – sembra – da Andrea Guerra).

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