Carte di credito, ecco la classifica di chi ne possiede di più

I giapponesi battono tutti, con una media di 12 in ogni portafoglio. Medaglia d’argento per chi abita a Singapore, bronzo ai coreani. Italiani al 23esimo posto

Chi dovrebbe avere il portafoglio più ampio? Sicuramente i giapponesi, almeno per contenere tutte le loro carte di credito. Ben 12, stando a quanto emerso dall’analisi di CPP Italia, filiale della multinazionale inglese specializzata nella tutela delle carte di credito. Alta diffusione degli strumenti elettronici di pagamento anche a Singapore (8,49 per abitante) e in Korea (6,42). Quarto posto per gli Usa con 5,71 carte per abitante (per un totale di 1,4 miliardi di plastic cards in circolazione) mentre agli italiani basta un portafoglio piccolo: con 1,61 tessere per abitante il nostro Paese si classifica al 23esimo posto, una media appena migliore di quella della Grecia (1,60) ma inferiore a Turchia (2,18), Slovenia (2,03), Malta (1,94 carte/abitante) e Sud Africa (1,65), solo per citarne alcuni. Studiando i dati di 40 Paesi del Mondo, CPP Italia ha infatti rilevato come il trend di diffusione delle carte rispecchi la situazione economica mondiale: i Paesi Brics (Brasile, Russica, Cina, India e Sudafrica) e asiatici vedono crescere sia il Pil sia il numero delle carte di credito, mentre in alcune economie occidentali in difficoltà il numero è in diminuzione.A superare tutti in termini di un aumento percentuale delle carte nel biennio 2008-2010 vi è così l’India, con un incremento superiore al 50% (sfiora i 246 milioni), seguita a ruota dalla Cina, dove la crescita del 34% ha fatto lievitare il numero delle carte di pagamento in circolazione fino ai 2,5 miliardi di pezzi. Incremento del 22% per il Brasile (628 milioni di carte), del 21% per la Russia (a oltre 144 milioni), e del 18,7% per il Messico (a 97,5 milioni). Le plastic cards sono aumentate a doppia cifra anche in Korea (+13,3% a 258,4 milioni di carte), Turchia (+ 12,4% a 116,8 milioni di carte) e Sud Africa ( +9,7% e 57,8 milioni di carte).L’esplosione delle carte di credito nelle economie emergenti fa da contraccolpo ai dati europei, in prevalenza preceduti dal segno negativo: in Spagna si registra il calo maggiore (-7,3% a 73,4 milioni di carte) seguita da Grecia (-6,6% a 15,5 milioni), Portogallo (-4,5% a 19,6 milioni), Francia (-1,5%) e Regno Unito (-2%). Arretra la circolazione delle plastic cards anche nella maggior parte dei Paesi dell’Est: Romania (-7,2%), Bulgaria (- 5,9%), Lettonia (-3,6%), Estonia (-2,7%). Dati interessanti, al punto da poter essere attendibili indicatori economici.

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