Artigiani e piccoli imprenditori a rischio povertà

Meno di 10 mila euro l’anno per il 25% dei lavoratori autonomi. La Cgia di Mestre: «Il ceto medio produttivo è sempre più in affanno»

«Dopo quasi sette anni di crisi, il ceto medio produttivo è sempre più in affanno». Sono le parole con cui la Cgia di Mestre commenta lo stato di indigenza di artigiani e piccoli imprenditori messi in crisi dalla recessione economica. Secondo uno studio realizzato dall’Associazione Artigiani Piccole Imprese, infatti, nel periodo che va dal 2008 al primo semestre 2014, 348.400 lavoratori autonomi hanno chiuso i battenti della propria attività (-6,3%).

MENO DI 10 MILA EURO L’ANNO PER FAMIGLIA. I nuclei familiari che vivono con uno stipendio di lavoratore autonomo (artigiani, liberi professionisti, piccoli imprenditori, commercianti, etc.) sono a rischio povertà. Nel 2013 il 25% degli autonomi ha vissuto con un reddito disponibile inferiore ai 9.456 euro annui, sotto la soglia di povertà Istat. Lo stesso discorso vale per quelle famiglie che vivono con entrate costituite da pensioni: il 21% ha percepito entrate al di sotto della soglia.

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