Digitale terrestre: istruzioni per l’uso

Siamo pronti allo spegnimento definitivo della televisione analogica? Abbiamo abbastanza informazioni? Un breve viaggio tra le pagine web che le istituzioni dovrebbero utilizzare per informarci

Si fa un gran parlare di switch off, ma siamo veramente pronti al cambiamento? E le istituzioni stanno aiutando i cittadini a districarsi nel mondo, ai più ancora oscuro, della nuova televisione? Abbiamo analizzato alcuni dei siti istituzionali, per verificare se questi effettivamente riescano nell’obiettivo di guidare gli italiani al passaggio alla televisione digitale terrestre: quello del dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico e quello dell’Associazione italiana per lo sviluppo della tv digitale terrestre.Il dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico ci propone un sito www.comunicazioni.it nel quale, a dir la verità, nonostante si è nel pieno del passaggio al digitale, le informazioni sono poche e, soprattutto, poco aggiornate. C’è però ben pubblicizzata l’iniziativa territoriale, ad opera dello stesso ministero, il road show digitale: un tour che, attraverso dodici incontri itineranti dovrebbe portare la tv digitale nelle case e aiutare i cittadini a familiarizzare con la nuova tecnologia.A parte questo, sul sito è ben visibile l’icona del numero verde, il famoso 800-022-000, istituito dal ministero stesso per aiutare i consumatori disorientati dalla nuova tecnologia. Cliccando sul’icona lampeggiante del servizio si viene rimandati a un nuovo sito www.decoder.comunicazioni.it. Questo rispetto al precedente possiede molte più informazioni, dal contributo statale per l’acquisto del decoder, alle procedure di installazione e sintonizzazione dei nuovi apparecchi. E poi possibile effettuare una ricerca per data o per comune sullo stato dell’evoluzione del passaggio alla televisione digitale terrestre.Gli utenti, assetati di informazioni, hanno a loro disposizione anche un altro sito www.dgtv.it, pagina ufficiale dell’Associazione italiana per lo sviluppo della tv digitale terrestre, la DGTVi, appunto. L’associazione, costituita da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree, FRT e Aeranti-Corallo, è nata con l’obiettivo di promuovere l’avvio e il pieno sviluppo della televisione digitale terrestre in Italia. Il sito in realtà, è abbastanza carente.Nelle sezioni Istruzioni per l’uso, Domande frequenti e Glossario l’unica informazione che gli utenti possono trovare è che tali sezioni sono “in aggiornamento”. La sola notizia veramente utile, scorrendo le diverse pagine è l’elenco, giorno per giorno, dei comuni interessati allo swicht off. Anche qui ben pubblicizzato il numero verde 800-022-000.Sulla quantità e la qualità delle informazioni disponibili, quindi, ancora problemi. L’esperienza, negativa, risalente ormai a un anno fa, del passaggio al digitale nella città di Roma, sembra non aver spinto le istituzioni a migliorare la propria comunicazione.E la situazione non cambia se dal livello nazionale, si passa a quello locale. Adiconsum, l’associazione a difesa dei consumatori, ha bocciato quasi tutti i siti istituzionali delle regioni interessate al passaggio alla tv digitale.A parte il Friuli Venezia Giulia – secondo Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum – nella prima pagina dei siti istituzionali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, non appare nessuna informazione né alcun collegamento a siti dedicati alla tv digitale. “Sembra che nulla debba accadere, mentre siamo di fronte ad una trasformazione epocale che interessa tutti, nessuno escluso. La corretta informazione è quanto mai indispensabile necessaria”.

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