Basilea: la città dei musei

Se la città svizzera si è aggiudicata il titolo di capitale dell’arte contemporanea non è merito solo della Fondation Beyeler. Visitarla significa immergersi in un meraviglioso mondo che unisce la creatività di ieri e di oggi

Grattacieli, stradine che si inerpicano nella città alta, canali e mulini, il fiume Reno navigabile (e a tratti balneabile), le chiese imponenti, il comune dall’architettura inconfondibile, le moderne gallerie d’arte: passato e futuro a Basilea si prendono per mano, tanto che è difficile trovare un edificio-simbolo di questa città elvetica, la terza per numero di abitanti dopo Zurigo e Ginevra. Qui tutto convive in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Considerata la capitale culturale della Svizzera, Basilea ospita l’università più antica del Paese, fondata nel 1460 (e che vanta tra i suoi studenti, nel corso dei secoli, Erasmo da Rotterdam e Nietzsche) e una infinità di musei. Nessun’altra città europea presenta una simile densità (i numeri: su una superficie di 37 chilometri quadrati ce ne sono oltre 40).

Quindi, da dove cominciare? Si parte da fuori città, a Weil am Rhein, dove sorge il meraviglioso Vitra Design Museum, con il profilo progettato dall’architetto canadese Frank Gehry (lo stesso del Guggenheim di Bilbao), uno dei più importanti musei di architettura e disegno industriale al mondo: arrivarci è una gioia per gli occhi. Oltre all’edificio di Gehry, ci sono le costruzioni progettate da Zaha Hadid, Tadao Ando, Herzog & de Meuron, Jean Prouvé. In mezzo ai vigneti e alle colline, nel campus del Vitra si può passare l’intera giornata senza annoiarsi: da lì, a piedi o in bicicletta, si può percorrere il Rehberger Weg, un sentiero che, punteggiato da 24 sculture e installazioni dell’artista tedesco Tobias Rehnerberg, conduce alla Fondation Beyeler.

Uno scatto del Vitra Design Museum, dedicato al design e al suo rapporto con l’architettura, l’arte e la cultura di tutti i giorni

Basta poi prendere uno dei tram di passaggio, il numero 6, per arrivare in pochi minuti in centro città: il cinquecentesco municipio (Roothuus, in dialetto locale), in pietra arenaria rosso scuro e con deliziose decorazioni nella corte interna, domina la piazza del mercato. È un buon punto di partenza per inerpicarsi nelle vie del centro storico (dove il Museo del Giocattolo merita almeno una sosta per le sue vetrine) e ammirare la cattedrale con le sue torri medievali e la cappella di Santa Maddalena che offre punti di vista inediti sul fiume Reno sottostante. Poco distante, l’inconfondibile fisionomia del Kunstmuseum, che vanta una delle collezioni d’arte aperte al pubblico più antica al mondo: la sua nascita risale al 1661, quando la città di Basilea decise di comprare una collezione d’arte, il Gabinetto Amerbach, primo caso nella storia di una comunità cittadina e borghese a volersi dotare di un suo museo civico. Oggi nelle sale possiamo ammirare i grandi classici moderni come Henri Matisse, Joan Mirò o Paul Klee e, grazie al recente ampliamento ad opera degli architetti basilesi Christ & Gantenbein, un terzo edificio del museo propone mostre di arte contemporanea.

Il Kunstmuseum, nato nel 1661, che vanta una delle collezioni d’arte aperte al pubblico più antiche al mondo

Vale la pena proseguire in questa direzione e immergersi nella quiete del sentiero di St. Alban per visitare una pittoresca area della città, un tempo dedicata all’arte della stampa e caratterizzata ancora oggi da canali e mulini: qui la tappa obbligata è al suggestivo Basler Papiermühler, il Museo della Carta. Terminato il giro, si può prendere una delle barche che permettono la traversata del Reno: la “Basilea verticale” incombe sull’altro versante, con la prima torre Roche, di 178 metri, progettata da Herzog & de Meuron a forma triangolare come fosse una vela, affiancata dalla seconda torre, alta 205 metri. Approdati all’altra sponda del Reno, non bisogna perdersi il Museo Tinguely, firmato dall’architetto ticinese Mario Botta, che accoglie al suo interno le opere di Jean Tinguely (1925-1991), celebre per le sue complesse sculture in ferro. Capitale dell’arte contemporanea – qui nasce negli anni 70 Art Basel, la prima e ancora oggi la più importante fiera del settore – Basilea accoglie tra le signorili dimore affacciate sul Reno e le chiese con le guglie medievali, moltissimi edifici progettati da artistar, in una costante ricerca del bello, in armonia tra passato e presente.

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